Tutto, in questa rossa Fulvia coupé genovese del 1972, sembra ruotare attorno al gran buco di ruggine sulla parte posteriore destra (terza foto dall'alto). È il particolare che attira, e un particolare che fa decisamente molto treggia. Le cose vanno quasi sempre così: il vero Treggista va fondamentalmente alla ricerca di scassature, cioè di segni del tempo. Immaginando anche chi si ostina, imperterrito, a possedere e guidare automobili che tali segni li ostentano con fierezza. Da capire sicuramente chi possiede, ad esempio, una Lancia Lambda del 1927 e la tiene come un'opera da museo; ma quelle non sono macchine, sono investimenti. Sono eredità, e cospicue. Una macchina come questa, invece, è il tempo stesso che continua a viaggiare, coi suoi buchi; e chissà che, come nei romanzi di fantascienza, attraverso quel buco non si entri in un'altra dimensione, nella sovversione spazio-temporale. Ciò che, in fondo, sono quasi tutte le vetture presenti in questo blog; oh, stasera m'è presa così, sul filosofico da tre soldi. Che ci volete fare!