Con le tregge Valsusine ci eravamo visti l'ultima volta il 2 aprile scorso; è tempo di riprendere il discorso interrotto sull'oramai famosa officina meccanica tra Bussoleno e Susa, forse la più stupefacente treggiaja "extraterritoriale" (non toscana e fiorentina, cioè) che ho visto coi miei occhi.
Piccola parentesi: sembra che ultimamente questo blog sia comparso sul Forum italiano delle Fiat 127 grazie all'esemplare genovese che ha bisogno di una passatina di Ferox; naturalmente, se mi leggono, a tutti i membri del Forum va il mio più caloroso saluto (anche perché ho avuto una 127, targata FI 901008, e quindi sono un "centoventisettaro" a tutti gli effetti). Anche per questo motivo, spero che la qui presente treggia valsusina susciti nel Forum un qualche interesse.
Certo che, in questo caso, dire "valsusina" potrebbe suscitare qualche colpettino di tosse; è targata, come si vede, Reggio Calabria (è del 1979) e posto più agli antipodi della Val di Susa non se ne potrebbe francamente immaginare. Ma le macchine son fatte per macinare chilometri, e così sia; peraltro, la vettura sembra (almeno apparentemente) in perfetta efficienza, pur stazionando in un luogo (come vedremo meglio in seguito) dove stanno accarcassate parecchie e venerabili auto del tempo che fu.
Ciò che rende particolarmente interessante questa 127, è che si tratta di un esemplare a quattro porte (o meglio, a cinque dato che nel computo rientra usualmente anche il portellone posteriore). I modelli 127 a 4 e 5 porte, almeno a quanto mi ricordo, erano in realtà di produzione SEAT, che a quel tempo era un "satellite" della Fiat; in Italia non se ne sono visti mai tanti, e proprio per questo trovarne uno in giro è un "colpo" non indifferente. Solo per farne un esempio, a Firenze ne ho visti soltanto un paio...