domenica 10 aprile 2011

San Pancrazio e la Numero 22


Il TB aveva già i suoi inni; da oggi, 10 aprile 2011, giornata prettamente estiva (e forse non sarà un caso!), ha anche il suo santo protettore. Che cos'è un blog, senza il suo santo protettore, del resto? Solo che bisogna aspettare il momento giusto affinché Egli si manifesti, senz'altro inviato dal Dio de' Bivi. Il quale Dio stavolta aveva deciso d'inviare me e la Piasintëina a una piccola e ottima gelateria artigianale situata per l'appunto nella frazione di San Pancrazio, in pieno Chianti Fiorentino, già visitata qualche mese fa non senza il suo primo contributo treggistico; ma, alla luce di quanto accaduto oggi, quel piccolo mezzosacco blé scuro appare quasi come una premonizione. Oggi misticismo a gogò, qua dentro; e ce n'è ben donde.


A San Pancrazio, come si può vedere dalla foto sopra, esiste l'omonima abbazia (che in Toscana meglio sarebbe chiamare badìa). Lo stesso nome Pancrazio rimanda all'onnipotenza (dal greco παγκράτιος "colui che tutto può"); appunto. Come tutti i santi, San Pancrazio prima ha inviato un segno della sua presenza, e poi ha calato il miracolo. Mentre mangiavamo il cono alla crema d'arancio e fiordilatte, la piasintëina mi fa: "Riccardo! Riccardo!"; alzo gli occhi e vedo la coda di questa cosa qui, con la relativa targa:


Mi alzo concitatamente e chiedo al proprietario, che se ne sta lì tranquillo davanti alla Casa del Combattente, se "posso fare qualche foto"; " 'havoglia!", mi fa con un accento non propriamente corrispondente alla targa del suo mezzo; solo che la Kodak l'ho lasciata in macchina, di fronte alla badìa. Duecento metri col cuore in gola, perché davanti ho una OM 665 Superba del 1927. Non soltanto quella, ma anche la prima targa a 4 cifre mai vista coi miei occhi, e non in qualche vecchia fotografia. E non soltanto la targa, ma anche la vettura che ha vinto la prima Mille Miglia mai disputata, cioè esattamente nel 1927. Lo stesso suo anno di immatricolazione. Proprio lei, insomma. La numero 22. Ora capirete meglio San Pancrazio protettore, il misticismo, e tutto il resto. Il Dio de' Bivi, servendosi del suo humile servitore chiantigiano Pancrazio, ha lavorato davvero bene.




I presagi. Si erano visti subito, andando a mangiare in una certa e splendida trattoria di campagna già assai nota al TB; e devo dire che il furgone 1100 del '55 gode ancora di ottima salute! Proprio lì mi è stato detto che in giro per il Chianti c'erano, questa domenica, in giro dei raduni. San Pancrazio ha voluto farmi la grazia di non beccare la Superba in mezzo a una di codeste riunioni; ha voluto mantenere puro lo spirito del TB e me l'ha mandata davanti alla gelateria, di ritorno a casa. Con quel suo incredibile proprietario che non ha battuto ciglio quando s'è visto il qui presente energumeno, col suo 48 di piede, chiedergli se poteva per caso ardire a entrarci dentro per farsi fare una foto, vale a dire allo stesso posto di guida che fu di Ferdinando Minoia e Giuseppe Morandi, i vincitori della prima Mille Miglia. Da capogiro. Per un minuto a bordo della storia.


E così mi sono ritrovato col culo a sedere sulla vincitrice della prima Mille Miglia, sulla prima targa a quattro cifre della mia vita, sulla OM 665 Superba del '27, e anche -immagino- su una quantità di euri sufficienti per comprarmi una buona squadretta di Lega Pro; e il bello gli è che ci erano le chiavi nel quadro. Ma la tentazione non c'è stata, giuro; probabilmente, anzi certamente, non sarei stato capace nemmeno di farci due metri. Avrei schiantato la Superba contro la Casa del Combattente, e il gentilissimo e simpatico proprietario mi avrebbe fatto seduta stante suo schiavo per ripagare il danno. Forse mi avrebbe addirittura martirizzato come San Pancrazio. Meglio non averle, certe tentazioni, e contentarsi di un minuto a bordo di questa meraviglia!

Ma vorrei chiudere con la foto ravvicinata della targa, dedicata a San Pancrazio, nato nel 289 e decapitato sulla via Aurelia, a Roma, nel 304; aveva soltanto quindici anni. Da oggi, e sono certo che alla sua età ne sarà felicissimo, è il Treggia's Saint. A completare il soprannaturale, bisogna dire che San Pancrazio è festeggiato il 12 maggio, vale a dire esattamente il giorno in cui De Portago, schiantandosi nel 1957 a Guidizzolo e compiendo una strage di spettatori, mise fine alla Mille Miglia. La vettura che vinse la sua prima edizione nel luogo dedicato al Santo che si festeggia nel giorno dell'ultima edizione. Ditemi un po' voi se non ci pigliava, a me e alla piasintëina, la voglia di mangiarci un gelato!