Domenica d'agosto, che caldo fa..., poetava or non è guari il celebre vate Roberto de' Satti, più noto come Bobby Solo; je rispose un altro vate conclamato, Francesco Guccini da Modena, con altri immortali versi: Giorno d'estate, giorno fatto di niente / Vuote di gente son le strade in città.. Ed io, che vate non sono (né ambisco ad esserlo), rispondo loro che, effettivamente, è una domenica d'agosto, fa caldo, che le strade in città son vuote di gente, ma che sono anche piene di tregge. Lasciate ad arrostire sotto il sole, compagne o complici d'un giro senza meta, canticchiando col gomito fuori dal finestrino dopo un bel pranzo offertomi assai gentilmente (cui ho peraltro contribuito con una bottiglia di Santa Cristina del 1984) e deciso a godermela in barba ad ogni cosa.
Nella strada, naturalmente deserta e rovente, dove ho fotografato questo furgone da lavoro che si gode pure lui il riposo, sembrava che ci fosse la miniera dei Ford Transit. Non soltanto un camper già presente nel blog (ché uno dei più curiosi "effetti collaterali" è che gli automezzi che già ne fanno parte li rivedo di continuo, a volte persino in strade ben lontane da quelle della foto...), ma anche altri. Ho deciso per il momento di fare una scelta, altrimenti questa pagina sarebbe diventata il monumento ai Ford Transit; ho scelto il più vecchio. Ma non temano gli altri: prima o poi anche loro saranno debitamente inseriti. Al Treggista, e particolarmente al Treggista agostano, non sfugge nulla. Registra, cataloga l'avvistamento sul quadernetto e non dimentica, preparandosi alle immeritate ferie Kodak alla mano.
Nella strada, naturalmente deserta e rovente, dove ho fotografato questo furgone da lavoro che si gode pure lui il riposo, sembrava che ci fosse la miniera dei Ford Transit. Non soltanto un camper già presente nel blog (ché uno dei più curiosi "effetti collaterali" è che gli automezzi che già ne fanno parte li rivedo di continuo, a volte persino in strade ben lontane da quelle della foto...), ma anche altri. Ho deciso per il momento di fare una scelta, altrimenti questa pagina sarebbe diventata il monumento ai Ford Transit; ho scelto il più vecchio. Ma non temano gli altri: prima o poi anche loro saranno debitamente inseriti. Al Treggista, e particolarmente al Treggista agostano, non sfugge nulla. Registra, cataloga l'avvistamento sul quadernetto e non dimentica, preparandosi alle immeritate ferie Kodak alla mano.
Sui vecchi Ford Transit c'è peraltro da segnalare una caratteristica assai distintiva: non ce n'è uno la cui scritta "FORD" sulla calandra anteriore sia intera. Non so se è una vendetta dell'Onnipotente (Almighty, All-Encompassing ecc.) contro il fordismo e l'invenzione dell'operaio-macchina e delle catene di montaggio, però è sempre così: come se una mano ignota volesse punire quel nome impedendogli di apparire per intero sui Transit. Questo, come si può vedere, è un FOD. Ma tutte le combinazioni sono possibili sui Transit aviti: ORD, FOR, FRD. A volte se ne vanno due lettere e si hanno FD, OR, RD... e a volte se ne vanno tre, e nei casi più eclatanti tutta quanta la scritta. Non si sfugge alla manona del Padreterno!