La R4 "color cacchina" che vedete (questa definizione, inventata da mio padre, è adattabile a qualsiasi treggia il cui colore sfuma gradatamente dal caffellatte verso il marrone, che è però più decisamente "color cacca") è stata da me fotografata in un luogo particolare. Sembra una strada qualsiasi di periferia, ed in effetti lo è, però è la strada che porta a una galera, e di quella galera reca pure il nome. Anzi no; è la galera che ha preso il nome dalla strada e da tutto il quartiere, fra vecchie case coloniche diroccate, un vivaio e la solita devastazione della città che inghiotte ogni cosa; e non è certo che serva a qualcosa chiamarsi "Firenze" per evitarlo.
È proprio in posti del genere che giro spesso alla ricerca di Tregge, e non solo perché vicini a casa mia; quando ho visto questa R4, poi, mi è venuta in mente una singolare associazione d'idee. Ho immaginato che fosse lì, pronta, per un evaso dal carcere. Fossi in galera, mi piacerebbe -oltre che scappare, naturalmente- essere "raccolto" da un complice su una R4 color cacchina, e fuggire vertiginosamente a sessantaquattro km/h verso la libertà. Tsè. Non ci prenderebbero mai. Si aspetterebbero, gli sbirri, qualche macchina veloce che li "semini", mentre il bello sarebbe trotterellare tranquillamente e farsi seminare da loro.
Sembrava giusto lì, apposta per questo, in bella evidenza. Peraltro, di avere qualche problema ho rischiato sul serio perché, quando l'ho intravista, ho bellamente imboccato la strada contromano. Giuro, però, che non me ne ero accorto; me lo ha fatto notare un signore che passava, sulla sua macchina, facendomi un eloquente segno con la mano (del tipo: "te tu se' tutto grullo"). Mentre fotografavo, mi guardava divertita una ragazzina impegnatissima col suo cellulare. Periferie. E, forse, l'evasione non riguarda solamente il carcere. Ma c'è là una vecchia R4 che saprebbe dove portarti, via.
È proprio in posti del genere che giro spesso alla ricerca di Tregge, e non solo perché vicini a casa mia; quando ho visto questa R4, poi, mi è venuta in mente una singolare associazione d'idee. Ho immaginato che fosse lì, pronta, per un evaso dal carcere. Fossi in galera, mi piacerebbe -oltre che scappare, naturalmente- essere "raccolto" da un complice su una R4 color cacchina, e fuggire vertiginosamente a sessantaquattro km/h verso la libertà. Tsè. Non ci prenderebbero mai. Si aspetterebbero, gli sbirri, qualche macchina veloce che li "semini", mentre il bello sarebbe trotterellare tranquillamente e farsi seminare da loro.
Sembrava giusto lì, apposta per questo, in bella evidenza. Peraltro, di avere qualche problema ho rischiato sul serio perché, quando l'ho intravista, ho bellamente imboccato la strada contromano. Giuro, però, che non me ne ero accorto; me lo ha fatto notare un signore che passava, sulla sua macchina, facendomi un eloquente segno con la mano (del tipo: "te tu se' tutto grullo"). Mentre fotografavo, mi guardava divertita una ragazzina impegnatissima col suo cellulare. Periferie. E, forse, l'evasione non riguarda solamente il carcere. Ma c'è là una vecchia R4 che saprebbe dove portarti, via.