Sì, "indivia" pura con condimento alla torinese. Indivia, scarola, lattuga, e tutta una gamma di insalate la cui metàtesi, o anagramma che dir si voglia, nasconde il sentimento che ho provato quando Cristina la Meharista mi ha inviato queste due fotine da lei scattate, appunto, in un garage torinese. Sana invidia, appunto, con un deciso quid di ammirazione da Treggista per la cospicua trovàglia, ed anche il consueto onore per poter ospitare nel TB una vettura del genere.
Ci presentano, ebbene sì, un'autentica Fiat 500B di qualcosa in mezzo agli anni '40; con tutta probabilità dev'essere situata nel primo dopoguerra, tipo '46 o '47. Insomma, per farla breve: eccovi una Topolino. Proprio lei, anche se non è amaranto come quella di Paolo Conte:
Sì, manca soltanto il colore per l'identificazione totale: l'estate del '46 potrebbe essere più che plausibile. E pensare, quand'ero bambino e ragazzino, che ne vedevo ancora qualcuna circolare per Firenze o per qualche polverosa strada toscana quando s'andava all'Elba e non c'erano ancora le strade a quattro corsie; e non era nemmen detto che alla guida ci fosse un nonno. Oramai, credo, è roba da garage o da autoraduni (che, come si sa, sono rigorosamente esclusi dal TB); ma, a questo punto, metabolizzata e digerita l'indivia servitami ben condita dalla Cristina, non mi resta che attendere la belle saison e tenere gli occhiacci ben aperti. Cavolo, forse ancora una ce ne sarà che scorrazza per le strade di casa! E se c'è, madonna delle Tregge, prima o poi la becco.
Ci presentano, ebbene sì, un'autentica Fiat 500B di qualcosa in mezzo agli anni '40; con tutta probabilità dev'essere situata nel primo dopoguerra, tipo '46 o '47. Insomma, per farla breve: eccovi una Topolino. Proprio lei, anche se non è amaranto come quella di Paolo Conte:
Sì, manca soltanto il colore per l'identificazione totale: l'estate del '46 potrebbe essere più che plausibile. E pensare, quand'ero bambino e ragazzino, che ne vedevo ancora qualcuna circolare per Firenze o per qualche polverosa strada toscana quando s'andava all'Elba e non c'erano ancora le strade a quattro corsie; e non era nemmen detto che alla guida ci fosse un nonno. Oramai, credo, è roba da garage o da autoraduni (che, come si sa, sono rigorosamente esclusi dal TB); ma, a questo punto, metabolizzata e digerita l'indivia servitami ben condita dalla Cristina, non mi resta che attendere la belle saison e tenere gli occhiacci ben aperti. Cavolo, forse ancora una ce ne sarà che scorrazza per le strade di casa! E se c'è, madonna delle Tregge, prima o poi la becco.