Non capita tutti i giorni, sicuramente, di vedere una Jaguar XJ-S in giro; forse una delle più belle autovetture della storia, a modestissimo parere del vostro Treggista Preferito®. Nelle sue varie versioni e evoluzioni, è restata in produzione dal 1975 al 1996; data la targa tedesca (precisamente di Aschaffenburg, città extracircondariale della Baviera nota, tra le altre cose, per il Pompejanum, la ricostruzione esatta di un immobile di Pompei) non saprei dire di quale anno sia, ma situarla da qualche parte negli anni '80 non sarebbe improbabile.
Non capita tutti i giorni di vederne una, e ancor meno di vederla in queste condizioni davvero miserevoli; una vera e propria supercar scarrata, abbandonata in un parcheggio alle intemperie che stanno cominciando a presentare il loro conto (e la loro ruggine). Se una vettura potesse raccontare la propria storia, sono convinto che si verrebbero a sapere delle cose straordinarie (e, penso, non di rado dolorose). Nel suo parcheggio di Capoliveri, lasciata lì al vento e alla salsedine, questa autovettura sembra poi titolare di un mistero ulteriore.
Guardate la targa; le lettere che contiene, AB-LE, sono l'esatto bifronte di ELBA. Quasi che nella sua targa fosse contenuto il suo destino, dato che all'Elba sembra che sia stata lasciata definitivamente. Il bifronte able/Elba ha dato luogo, fra l'altro, al più noto palindromo in lingua inglese: able was I, I saw Elba ("se potessi, vedrei l'Elba"). Qualche maligno ne attribuì la paternità a Napoleone Bonaparte. Per una contorta mente enigmistica come quella del sottoscritto, queste sono cose che danno quasi dei bordoni lungo la schiena.