sabato 27 ottobre 2012

Ràlla tu che ràllo io


Oggi m'è presa coi collaboratori, e quindi torniamo al noster semper noster Mark B. e a una delle sue infinite trovaglie da novanta: nientemeno che una Fiat 128 Rally che, a giudicare dalle tabelle delle immatricolazioni, dovrebbe stare a cavallo tra gli ultimissimi giorni del 1971 e i primissimi del 1972. Nel post precedente sulla 126 genovese era stato fatto un piccolo ragionamento sui colorini delle Fiat anni '70; qui ne abbiamo un altro fulgido esempio. Apparentemente sembrerebbe una specie di celestino acquoso, ma in realtà la sua denominazione ufficiale era quella di grigio artico. Verrebbe da dire che artico lo era sicuramente, ma nel senso di agghiacciante; la "berlina sportiva" derivata dalla 128 però, va detto, aveva altri tre colori un po' più consoni alle sue prestazioni (giallo vivo, rosso-arancio e bianco). 

La 128 Rally, peraltro senza che ne avesse nessuna colpa diretta, rappresenta per me il ricordo di un episodio non bellissimo della mia vita, avvenuto nell'estate del 1981 in Sardegna; ma non ho, stavolta, nessuna voglia di raccontarlo. Su una 128 Rally rossa targata Sassari mi capitò di passare una quarantina di minuti che ve li raccomando; ma lasciamo stare: Spero soltanto che il suo proprietario, tale M.C. da Olbia, nei trentun anni che son passati da allora abbia provato ben poche gioie.

Tornando opportunamente alla 128 Rally, va detto che i rallies li faceva per davvero; era anche, da quel che mi ricordo, parecchio grintosa. Quando però la si vedeva normalmente su strada, non bardata da competizione, era una normalissima 128 che si distingueva più che altro per i doppi fari rotondi posteriori. Mark B., da Treggista esperto, è andato diritto a questa caratteristica saliente.