martedì 5 febbraio 2013

Rick lo Squattatore


Negli squat bisogna andarci con prudenza, e parecchia; si tratta di luoghi sotto costante minaccia di sgombero da parte delle "forze dell'ordine", e c'è quindi una naturale e ovvia diffidenza verso chi si metta a far fotografie a dritta e a manca. Uso quindi il rispetto di avvertire prima, anche se in generale sono uno abbastanza conosciuto in certi "ambientini". Certo è che squat e affini (occupazioni, centri sociali eccetera) sono autentiche miniere di tregge a saper districarvisi; prova ne sia questo autentico relitto di Vespa 50 Primavera congiunto a altri vari pezzi di scooter (o scooter a pezzi) che, in un luogo come questo, hanno però una "funzione" del tutto diversa da quella che ci si potrebbe attendere per dei mezzi apparentemente abbandonati.

Che questi mezzi siano inservibili è chiaro; però servono lo stesso. Come serbatoio di pezzi di ricambio: ad esempio, è altamente probabile che il sellino della Vespa 50 si trovi attualmente su un'altra Vespa "comunitaria" dello squat (non è affatto raro che i mezzi funzionanti, rigorosamente rattoppati, siano assolutamente messi in comune per le necessità collettive). Lo stesso vale per qualunque cosa sia riutilizzabile, dal pezzo di motorino alla vecchia padella bucata per le bruciate (a Firenze non si dice "caldarroste"). Si capisce quindi che una carcassa del genere abbia, in questo caso specifico, una valenza del tutto insolita.

Ripeto: conoscendo bene posti di questo tipo, mi piacerebbe (e non poco) dar conto di tutti i mezzi che vi ho visto. In un altra di queste occupazioni, della quale non farò il minimo cenno, c'è letteralmente di tutto. Solo che vi soggiornano, o sostano, non poche persone che sono (per usare un eufemismo) sott'occhio della questura, e di fronte a questa cosa cessa anche il "Treggismo Militante": semplicemente si fa a meno di fotografare qualunque cosa che potrebbe essere usata per un'identificazione.