venerdì 11 settembre 2009

Il numero de' becchi




Nella particolare càbbala fiorentina, il numero 28 ha una fama piuttosto sinistra: è infatti noto come il numero de' becchi, vale a dire dei cornuti. Ignoro come mai tale numero sia stato associato a coloro la cui consorte, o fidanzata, o amante, s'ingegna di dilettarsi anche con altri nel jeu de la bête à deux dos; fatto sta che ritrovarsi un bel ventotto addosso, magari sulla targa della macchina, fornisce sempre occasioni per ammiccamenti, frizzi & lazzi. E ne so qualcosa: su una vecchia Fiat Uno che avevo, passatami peraltro da mio padre, ve n'erano ben due, di ventotti; era targata FI F42828. Ma erano in posizione mediana e finale.

Questo ventotto qui, invece, è in posizione iniziale; e un ventotto in posizione iniziale fa vecchia treggia, senza possibilità d'appello. Becchi o non becchi, siamo di fronte al più vecchio Cinquino qui ospitato finora. Ancora uno sgub durante il turno notturno di ambulanza, nel solito piazzale dove a certe ore è bene aggirarsi circospetti perché arcinota meta di congressi carnali clandestini e di tutti i generi. A pensarci bene, visto il luogo, poteva non esserci un ventotto? Quanti mariti vi saran fatti becchi ogni notte, magari anche con il loro consenso? Spinto da queste considerazioni, ed anche perché indossavo una divisa che sicuramente dà nell'occhio, ho deciso di svignarmela non appena espletato il mio dovere di coscienzioso treggista.