sabato 13 dicembre 2014

Monìcche d'i convento



Dubbio non ne puote sussistere alcuno: a parte l'aspetto tipicamente ecclesiastico del mezzo, a parte il fatto che, nella sua non breve storia, il Fiat 850 o 900  è stato il pulmino delle suore per eccellenza (qui in versione "900 E Panorama"), le foto sono state prese esattamente di fronte all'entrata di un convitto monacale. Direi che gli indizi sono talmente tanti da manifestare una certezza.


Qui siamo verso la fine della lunga e gloriosa storia del furgoncino/pulmino utilitario della Fiat; la versione "900" fu prodotta infatti dal 1976 al 1985, e questo esemplare è non molto posteriore al 16 giugno 1982, quando a Firenze fu raggiunta l'immatricolazione FID0000. Parentesi: le "FID0" sono tra le targhe parlanti più famose d'Italia, particolarmente predilette e ambite, come è ovvio, dai cinofili. È possibile, anzi probabile, che il titolare della targa FID00000 si sia sentito rivolgere spesso dei "BAUUUUU!!" al suo passaggio, facendo così il paio con l'ancor più celebre MIA00000 (7 aprile 1965). Peccato che l'avvento delle orribili & disprezzabili targhe alfanumeriche abbia impedito a Bari di raggiungere, prima o poi, la lettera U.


Come può e dev'essere, di colore, il pulmino delle monache? Bianco, va da sé. Le eccezioni sono poche, come il famosissimo T1 Microbus a 23 vetrature del 1953, il "FI 66618", che era talmente rosso fiammante da sembrare il furgone del Partito Comunista Coreano. Il nostro 900 E fa eccezione, casomai, per la rara e leggiadra colorazione pastellosa del tettino, delle bande laterali e dei paraurti: monache sì, ma con un tocco di civetteria!


Le monìcche d'i convento del titolo provengono da uno dei più noti canti di emigrazione toscani: Italia bella mostrati gentile. Ve lo faccio ascoltare, e dico poco, dalla voce della sua raccoglitrice, la grande Caterina Bueno: