Via Pio Fedi, con la sua inesauribile autofficina specializzata in auto d'epoca, continua imperterrita a sfornare tregge su tregge; stavolta tocca alla più classica delle Fiat 1100 R nell'ancor più classico color grigio-bluastro (detto familiarmente blé suicidio o blé depressione).
A far da contraltare alla verniciatura da farlafinìta (che, va detto, all'epoca era di gran moda, e ne fanno fede diverse gemelle presenti nel TB), una radiosa giornata di tardissima primavera, o di inizio estate -con la speranza che l'estate del 2015 sia almeno un po' meno schifosa di quella del '14. Ci appare così una vettura che, appena nata, ha rischiato immediatamente di fare una brutta fine: risulta infatti immatricolata il 27 ottobre 1966, una settimana esatta prima dell'Alluvione. Insomma, come dire: se ha rischiato di essere travolta dalle acque ancora in fasce, si capisce bene perché 49 anni dopo sia ancora bella pimpante e parcheggiata in via Pio Fedi. Una sorta di Mosé salvata dalle acque.
Proprio salvata salvata, dalle famose acque? Beh, non del tutto. Dovete infatti sapere che la nostra Mosettina è già un po' di tempo che staziona fissa in via Pio Fedi presso l'autofficina, e che la prima volta che l'ho vista stavo tornando a casa a piedi sotto un diluvio che se non era universale, poco ci mancava. Ed eccola infatti qui, quella sera, sotto un'acquata che deve averle fatto ricordare cose non troppo piacevoli di quasi cinquant'anni prima:
Ma poiché dopo il diluvio torna sempre il sole (persino dopo quello universale, tanto per ribadire il tono squisitamente biblico di questo post), rieccola ad asciugarsi ben bene le venerabili lamiere:
In conclusione, per la Mosettina dell'Isolotto salvata dall'Arno (che non sarà il Nilo, però quando ci si mette ci sa fare pure lui...) bisognerà per forza di cose ricorrere al suo fratellone, quello che faceva passare il Mar Rosso e faceva scalate sul Sinai: