martedì 2 novembre 2010

Cardinalizia





Della particolarità delle Mercedes di migliorare assai con il progressivo intreggirsi, si è già parlato abbondantemente ogni volta che una di esse è comparsa in questo blog. Ma questa qui presenta un'ulteriore caratteristica, che peraltro era stata solo rimandata. Questa Mercedes W114 (220) del 1970 è infatti una ex-treggia perduta. La scorsa estate mi era sfilata bel bella davanti al naso vicino a un ponte cittadino, e ho dovuto aspettare l'autunno per ribeccarla finalmente parcheggiata. La Mercedes alla mia mercede, insomma. Ed eccola qui, con quella sua certa speciale caratteristica che dicevo.

La Mercedes è anche automobile ecclesiastica per eccellenza: non per niente, la stessa Papamobile è una Mercedes, e nello stesso post linkato si vede anche una 220 del tutto identica (anche come colore) a questa qui sopra. Ora, il caso vuole che le foto qui presentate siano state scattate a pochi metri da un incrocio che, nel 1986, fu percorso proprio dalla Papamobile e dal suo codazzo, con a bordo il legittimo titolare (Giovanni Paolo II): credo che si recassero al Centro Tecnico Federale, durante una visita pastorale del Pontefice a Firenze. Insomma, qui abbiamo se non una vera e propria Papatreggia, perlomeno un perfetto esemplare di Mercedes cardinalizia, che la rende senz'altro assai interessante nonostante la palese ammaccatura sul lato destro. Certo, qui non si può certo parlare di balcanizzazione o di intreggimento umanizzante; però è comunque un esemplare notevole. Specie se si immagina che, magari, il proprietario è un anziano ex operaio comunista...