giovedì 14 aprile 2016

Wedding Day



A dire il vero, l'inserimento di questa scintillante Fiat 1100D tra le tregge matrimoniali è del tutto arbitraria: come si può vedere, non è affatto agghindata a sposalizio, destino cui non sfuggono parecchie tregge perché, come è noto, va piuttosto di moda mettessùffamìglia a bordo di una oldie. Non vi tragga in inganno né vi preoccupi neppure il titolo del post: il Wedding Day non era di certo il mio, iddiocenescampellìberi. Era quello, però, di due miei cari amici, che per l'inciso gli avevano deciso di sposàssegnene già con una figliola di cinque anni; precisamente il 26 di settembre dell'anno scorso, giornata ancora caldissima e pienamente estiva (nonché il giorno dopo il mio compleanno). L'autovettura è stata semplicemente beccata in quel di Pratolino, giusto allo scollinare tra Vaglia e Bivigliano, mentre andavo al matrimògno. Insomma, una "treggia matrimoniale" decisamente abusiva, ma sicuramente -nonostante quel che io pensi generalmente del matrimonio- sarà pur meglio di una treggia funebre.


Nel "tornare su questi schermi", ho deciso di smetterla un po' con le descrizioni troppo minuziose di come una data treggia è stata beccata; le modalità, del resto, sono sempre quelle e se c'è qualcuno che ancora segue il TB (dopo un anno e rotti di silenzio sarà difficile, ma chissà) sarebbe inutile annoiarlo ancora con tutte le buffe peripezie di un fotografo di vecchie automobili in giro per un mondo piuttosto limitato. La foto sopra è comunque un "prequel" quando la 1100D era ancora per la strada e sembra inesorabilmente sfuggire via, come mi è successo decine e decine di volte. Invece, poco dopo, il Dio de' Bivi l'ha fatta fermare; anzi, vista l'ubicazione, stavolta lo si potrebbe chiamare Dio de' Bivigliani, visto che i miei amici andavano a banchettare proprio su quella strada (in realtà si erano accasati la mattina in Palazzo Vecchio, coi deliziosi servigi ancillari della di loro figlia).


Insomma, prima di andare a imbriacàssi (questa, lo ammetto, è una gradita caratteristica de' matrimoni altrui che non cesserò mai di apprezzare al di là della mia personale riottosità verso lo sposalizio), eccola qua, questa Treggia Paramatrimoniale sistematasi prodigiosamente in un parcheggio. Stavolta il Bollonet ACI ha fatto pienamente il suo dovere, comunicando in modo piacevolmente burocratico che la 1100D sì ben tenuta, lustrata e risplendente è stata immatricolata il giorno 17 agosto 1961. Ha due anni più del sottoscritto, insomma; una cinquantacinquenne che -in senso rigorosamente automobilistico- non esiterei a impalmare sempre che me la regalassero, mi pagassero l'assicurazione e il bollo e, visto che sono in vena di scialare, anche la benzina e la manutenzione. Da TPA (Treggista Preferito Appiedato®) ho deciso di abbandonare qualsiasi remora al riguardo; sono libero per la sponsorizzazione. Nel senso: io ci metto il nome e voi la macchina e i soldi. Mi sembra assolutamente equo, no?...


A tale riguardo, la foto sopra potrebbe essere perfetta per l'equa sponsorizzazione di cui sopra: nientepopodimeno che l'ombra del Treggista! A dire il vero, in particolari condizioni di luce, il problema dell'ombra lunga che si proietta sull'oggetto affligge da sempre pure un Fulvio Roiter, figuriamoci un tizio che va in giro a fotografare macchine di cinquanta o sessant'anni fa con una fotocamerina digitale. Però, a pensarci, il valore symbolico dell'immagine è palese: l'ombra del Treggista che si allunga sulla Treggia. Solo quella, tranquilli. 

Tornando alle nuptiae dei miei amici, resta la questione di quale brano musicale dedicar loro oramai a distanza di parecchi mesi dai loro sponsali. Qui il discorso "musica" si fa interessante perché, dovete sapere, assieme a lui (ed alla mia compagna, la celeberrima Piasintëina che peraltro quel giorno guidava la sua macchina -senza la quale a Pratolino ci sarei dovuto andare col 25!), io gestisco proprio un sito di canzoni piuttosto vasto. Lo sposo è, tra le altre cose, esattamente il Webmaster di tale sito (mentre la sposa vi collabora, pensate un po', con traduzioni dalla e nella lingua croata). Entrambi, comunque, conoscono a perfezione la mia assoluta perfidia, e quindi non posso esimermi dal dedicare loro la seguente antichissima ballata francese che parla di un matrimonio felicissimo e pieno d'ammòre, per il cui testo e traduzione rimando appunto al sito in questione. Lunga vita agli sposi !!!! Evviva il sacro vìncolo !!!