domenica 26 luglio 2009

Chianti, tregge DOCG (2): La Stella







Dunque, vi siete accomodati a tavola? Ecco, proprio nel portico della cascina dove state per consumare un lauto pranzo o un'ottima cena, vi cade l'occhio, nello spiazzato accanto, su questa cosa: e l'attesa vi si farà dolce, e passerà in un istante. Vi alzerete da tavola per rimirarla, per carezzarla, per concupirla oppure, come ho fatto io, per fotografarla da tutte le angolazioni possibili. La Stella, che i proprietari dell'osteria hanno saggiamente messo in disparte, vicino ai tavoli, come premio per esservi fermati da loro. Se all'ingresso c'era una sua sorella lasciata alle intemperie, qui c'è invece un capolavoro assoluto rimesso in ordine, con il telone e la targa originale. Il più antico automezzo di questo blog, senz'altro; qui siamo in pieni anni '50. Per gli amanti dell'esattezza, si tratta di un Fiat 1100 commerciale del 1955.

Che altro dire? Se avessi potuto, mi sarei fatto dare le chiavi, avrei preso i piatti e il fiasco del vino (sì, perché là il vino lo portano ancora nel fiasco impagliato) e mi sarei messo a mangiare in cabina, sognando di strade polverose, di incroci con carretti a cavallo e, possibilmente, di dare un passaggio ad una piasintëina in gonna svolazzante a fiori rimasta appiedata per una panne alla sua Topolino; poi, come si suol dire, da cosa nasce cosa!

Cos'è il tempo che passa e che, al contempo, si rifiuta di passare? Bella domanda. Una domanda che ha la sua risposta in sensazioni che non sono facilmente esprimibili a parole. Ci proverò con una parola, però; una sola. Quando ci si trova davanti ad una cosa del genere bisogna dare una sbirciata anche al cruscotto, e guardare il quadro della strumentazione. I bottoni, le levette, il tachimetro e l'indicatore del carburante. Ecco, se su quell'indicatore, sotto l'ago, ci trovate scritto combustibile, avete una possibile risposta. Combustibile è una parola che tutti ancora capiscono: non è una parola morta e oramai incomprensibile, come guastada* o drudo**. Eppure, sul cruscotto digitalizzato della vostra macchinina tutta bella nuova, ce la trovereste mai? Ve lo immaginate, col vostro SUV, chiedere al benzinaio di farvi il pieno di combustibile? "Buongiorno, mi mette 30 euro di combustibile"? Ma il tempo e il bello hanno le sue parole, e sono parole antiche. Una parola non è soltanto un suono; ad esempio, è anche un odore. La puzza di combustibile, che era buonissima. Le automobili di ora sono anosmiche; non puzzano più, disperatamente, di nulla.

* caraffa per l'acqua (latino volgare: *gastrata)
** amante, innamorato (dal germanico
*traut)