sabato 3 settembre 2011

Sfizzera? No, Pescia! (3)






Quando si dicono le passioni brucianti; sí, perché di AR 59 ce n'era un'altra. Dalla strada non si vedeva, e per "catturare" certe tregge bisogna prima aver stabilito un certo grado di familiarità con chi la possiede. Una familiarità che può durare anche un solo quarto d'ora, ma sufficiente a far sí che una persona, praticamente, apra le porte di casa ad un perfetto sconosciuto che si era fermato a pisciargli davanti all'uscio. Fra le cosiddette "persone normali" può darsi che scatterebbero gli insulti, le labbrate o addirittura di peggio; fra appassionati di tregge, fotografiche e/o reali, è tutta un'altra cosa. Si condivide una passione. Non è certamente detto che si divenga amici e neanche conoscenti; anzi, nel 99% dei casi non ci si rivedrà mai più; però, per un quarto d'ora siamo fratelli o roba del genere.

E così il signore del cane-orso, quasi con complicità, mi ha detto: Eh...e ancora non ha visto nulla! Ce ne ho un'altra...pensi la avevo presa dopo che avevo rimesso quell'altra, ma forse questa qui che lo fo vedere sarebbe ancora più bella...! Mi fa inoltrare nel suo giardino, davanti al panorama mozzafiato della Svizzera Pesciatina e delle Dieci Castella; si scendono delle scalette, ed eccola qui. Ancora mezza rudere, con le targhe raffazzonate alla bell'e meglio e gli interni alla porcopadrepìo. Capolavoro. Quasi verrebbe la voglia sí di rimetterla in sesto, ma non troppo; una Campagnola non è fatta certo per essere rileccata. Ma sono certo che quel signore là non abbia la benché minima intenzione di farne un mezzo da pottino.