mercoledì 5 ottobre 2011

Dove eravamo rimasti?






Il titolo di questo post ha una spiegazione al tempo stesso ovvia e speciale (un bell'ὀξύμωρον, no?): verso le 3 di mattina del 21 settembre scorso, poco prima di essere spedito a gambe all'aria per i motivi espressi nel post precedente, stavo giustappunto inserendo nel TB questa venerabile Moto Guzzi del 1932. La sua "cattura", con tanto di conducente in gileino e bloccato da i' bubùsse, risale alla scorsa primavera; ma, per una ragione o per l'altra, non mi ero mai deciso a metterla dentro (e sí che è un autentico pezzo da novanta...); insomma, proprio quando der schwer gefasste Entschluss era stato preso e stavo preparando un ponderoso post, mi è preso sonno; ed al risveglio per andare a pisciare, voilà che ho avuto qualche problemuccio. Constatato però che all'inferno ancora non mi vogliono (anche se una vocina mi ha detto che il posto è già prenotato), la Moto Guzzi può benissimo servire a segnare il nuovo inizio che sto vivendo: chi meglio di lei? Una moto che romba, sputazza e spompazza da quasi ottant'anni è un simbolo decisamente poderoso, con la malcelata speranza che si possa dire lo stesso del sottoscritto, a suo tempo!

Post Scriptum. Neppure questa moto figura nelle "tabelle dettagliate" di targheitaliane.com , che iniziano con FI 642 (anzi, 642 FI) del 10 gennaio 1934. Il TB si conferma ancora una volta una sorta di "castigamatti" da questo punto di vista :-)