lunedì 30 gennaio 2012

Sarà un caso?




Le previsioni del tempo per i prossimi giorni sono agghiaccianti, in ogni senso: neve e temperature che arriveranno, sembra, a oltre dieci sottozero. Colpa della solita ondata di gelo siberiano, che se in Siberia si facessero un po' di cazzi loro e si tenessero il loro diàccio polare senza spedirlo nel bacino del Mediterraneo, sarebbe parecchio meglio, accidenti a loro e alle siberiane delle loro mamme. Tutto questo dopo che, qualche pomeriggio fa, questo inverno davvero gelido ha voluto regalare il classico anticipo di primavera, con una giornata in cui il termometro è salito a diciotto gradi. Non sembrava quasi vero.

Sarà un caso, ma le tregge rispuntano subito fuori coi primissimi tepori, anche con quelli -purtroppo- ingannevoli. Me lo aspettavo, e zàc: ed è stato uno zàc di quelli particolarmente graditi, visto che c'è di mezzo una Fiat 128. Qui non siamo a Genova, autentica Centoventozia dove questa vettura è ancora comunissima; a Firenze ne sono rimaste poche in giro, ed essendo stato un centoventottaro di antica data me ne dispiaccio assai. Il fatto, poi, di averne beccata una (del 1972) condotta da un ragazzo decisamente giovanissimo, ha aumentato il piacere: evidentemente, c'è in giro qualche giòvine Treggista che s'irride allegramente delle finte "Mini" modaiole, delle false "Beetle" da fighettume e delle orribili e perniciose Smart, e preferisce portare in giro la ragazzina su una 128 di quarant'anni fa. E fa parecchio bene. Ai suoi coetanei con le macchinine moderne del cavolo non capiterà mai che un tizio si sbracci in mezzo di strada, lo fermi e si metta a fotografare la sua autovettura con palese delizia sensoriale (sí, perché questa è anche il primo placcaggio del 2012).

La cosa dev'essere risultata gradita anche al gentilissimo ragazzo, che si è messo letteralmente in posa sfoderando il sorriso dei suoi vent'anni; e non me la sono sentita, stavolta, di operare il consueto camuffamento ai fini della privacy. Sarebbe stato come cancellare la targa. Presumendo che il giovanotto non stesse recandosi a compiere alcunché di male, lo lascio lì a bordo della sua 128 verde che mi ricorda esattamente quando vent'anni, e anche un 128 uguale alla sua, ce li avevo io. Mi perdonerà, se si vede in questo blog, di avercelo infilato senza chiedergli alcuna autorizzazione.