lunedì 14 maggio 2012

Lupetti & cavalli


Fabrizio di Genova ha pienamente ragione: la treggia in mezzo al campo (o al prato) ha un sapore particolare. Se poi, invece di una treggia, è addirittura un treggione come questo, ha un sapore talmente bòno che vien quasi la voglia d'assaggiarlo. Un OM Lupetto intero immatricolato nel 1969, e che quindi doveva far parte di una qualche scorta (oppure è stato ritargato), visto che la sua produzione risulta essere andata dal 1959 al 1968. E ci dev'essere da non poco, in mezzo a quel prato che, casualmente, è assai vicino al mio albero. La storia del mio albero è quella di un olmo sotto il quale, da parecchi anni, vado a sdraiarmi in compagnia di un libro e de' miei pensieri; dove si trovi, però, non ci penso nemmeno a dirvelo. Aveste poi a venire a rompermi i coglioni, che mi contrarierebbe alquanto.

Insomma, nonostante il mio albero sia veramente a un tiro di schioppo da lì, non m'ero mai accorto del Lupetto abbandonato. C'è voluta la più classica delle passeggiate domenicali in compagnia della Piasintëina, della Dora e di Insco. Insomma, come dire: praticamente quattro treggisti oramai inveterati. Le foto sono state peraltro effettuate dal sottoscritto proprio con la fotocamera di Insco, che come me se la porta sempre dietro; gli vanno i miei ringraziamenti, perché la Kodak me l'ero dimenticata in macchina. Eppure me lo sentivo che avrei trovato qualcosa; il Treggista fa tesoro delle proprie intuizioni, e più che altro le tregge gli comunicano la loro presenza. Si chiama "fiuto", babies.



Che cosa trasportasse mai il Lupetto, non si sa. Di tutto e di niente, probabilmente; magari, con due colpi tornerebbe in moto. Accanto a lui, però, c'è una cosa un po' particolare:


Ammetto che, a volte, come fotografo fo un po' caà; qui m'è venuta una foto tagliata, e chissà per quale disattenzione. Però si vede comunque bene che, accanto al Lupetto, hanno pensato bene di lasciare anche un van equino, vale a dire un rimorchio per il trasporto dei cavalli. Dal punto di vista zoologico un vero e proprio esempio di inattesa convivenza treggistica. Succede questo ed altro ne' prati e ne' campi delle tregge!