domenica 23 maggio 2010

Il Dio dei Bivi, Il Colonnello Kurtz che salta il fosso, una gita domenicale e una Fiat 509



Il Dio dei Bivi (Dieu des Carrefours), oppure semplicemente la Sorte, hanno voluto che proprio nella domenica in cui il Colonnello Kurtz ha saltato finalmente il fosso, istituendo un apposito Blog Treggistico cui ha dato il superbo nome di Mezzi inutili, ma non eccessivamente (e con uno stupendo post da Treggista oramai consumato, che vale davvero la pena di leggere), il qui presente voster semper voster (eh sì, leggevo anch'io Alan Ford da ragazzino!) Venturi Riccardo, in compagnia dell'inseparabile piasintëina, si trovasse impegnato in una gitarella fuori porta. In realtà i programmi erano diversi: ma sono soltanto rimandati di qualche giorno, e siccome hanno precisamente a che fare con il TB, per ora non ve li dirò (ma preparatevi a conoscere le meraviglie di Capornia). Insomma, ce ne stavamo andando bel belli - e del tutto ignari della suprema decisione del Colonnello- nella prima domenica finalmente estiva dell'anno, pigliando l'incasinatissima e vecchia via Pisana, che costeggia l'Arno e che -assai opportunamente- quando entra nel comune di Lastra a Signa cambia nome (gaudio!) in via Livornese. A Lastra a Signa, nonostante i malefici semafori rossi che durano due ore e provocano code interminabili, almeno in questo caso hanno fatto la cosa giusta. L'intenzione era quella di andare alla meravigliosa villa che fu di Enrico Caruso, e nella quale consumarono anche il loro complicato amore Sibilla Aleramo e il poeta Dino Campana.

Senonché, ad un certo punto, il programma ha subito una leggera variazione. A un carrefour, ci si è messa davanti, sbucando da destra, la macchinina che vedete nelle foto. Il problema gli è che andava, e noi eravamo tre lunghezze dietro. È quindi cominciato un inseguimento, durato almeno cinque o sei chilometri, finché uno dei sunnominati semafori rossi non mi ha permesso di piantare la Fiesta in mezzo di strada e di catapultarmi a fotografare.

Il risultato è questa Fiat 509 del 1928, con targa del dipartimento delle Alpi Marittime (06). E una targa Alpestre e Marittima assai indietro nel tempo, seppure appartenente già al FNI (Fichier National des Immatriculations, istituito nel 1951 e da poco mandato -ohimé!- in pensione per essere sostituito con uno scimmiottamento alfanumerico dell'attuale sistema italiano). Con le lettere DE, si dovrebbe essere comunque ancora negli anni '50 quanto a immatricolazione nel FNI. E se magari trovare una vettura del genere con una targa del genere può essere non trascendentale a Nizza o persino a Parigi, un po' più particolare è trovarla tra Ponte a Signa e il Porto di Mezzo (che ha dato i natali al cantautore impegnato Leoncarlo Settimelli). Insomma, come se il Colonnello Kurtz prima o poi trovasse una Balilla targata Firenze fra Pontoise e Nogent-sur-Marne. Queste le son le magie del Treggismo Militante, così come trovare una targa francese DE in via Livornese, boia DÉ!

Insomma, credo che migliore benvenuto al neonato blog Treggistico del Colonnello Kurtz non possa esistere. La gita domenicale, peraltro, è poi proseguita passando nientepopodimeno che per il Lago di Loch Ness. Non sto scherzando. Vicino alla villa di Caruso, comune di Lastra a Signa (Firenze) esiste un laghetto artificiale chiamato Loch Ness. Ed è proseguita ancora, con altre impensabili trouvailles treggistiche che vedrete in seguito. Evviva l'Estate!