lunedì 10 maggio 2010

Quando Maometto...




Tranquilli: pur avendo delle sue opinioni ben precise al riguardo, il Treggista non intende qui lanciarsi in disquisizioni sull'Islam, sugli scontri di civiltà e su altre buffe amenità del genere. È semplicemente un vecchio modo di dire che illustra ammodino questa bella MG del 1958 (evidentemente ritargata, ma la sua data di origine si evince dal pataccone dell'ASI).

Perché questo vecchio detto in questione? Avete presente quando si va in un posto consueto, senza la benché minima intenzione o speranza di trovare qualcosa di interessante? Bene, per me questo posto è una certa e benemerita officina, che da anni si occupa della (non agevole) manutenzione dei mezzi del posto dove lavoro. E quando parlo di consuetudine, è autentica: un parco macchine di una ventina di unità non è uno scherzo, specie quando sono guidate da molte persone con tutto ciò che ne consegue in termini di "piedini" diversi. Ovviamente, in una settimana normale, le giratine presso quell'officina sono numerose, e questo da anni e anni. E, in tutti questi anni, anche ben prima del TB, mai che mi ricordi di averci visto qualcosa di notevole.

Beh, ora non lo dico più. È un periodo, questo, in cui il Dio dei Bivi mi deve davvero aver gratificato della sua santa grazia. Come mi muovo, zàc. Anche presso quell'onesta officina che mai si era distinta per tregge. Un bel pomeriggio, del tutto per caso, di capito per chiedere a che punto è la riparazione di quel tal mezzo, ed ecco che vengo accolto dalla spaiderina rossa del cinquantotto. Per festeggiare la cosa, ho deciso una tantum di fotografarne anche il motore: