lunedì 18 luglio 2011

Poneer




Si tratta per ora della trasferta più distante del vs. Treggista Preferito®: siamo qui, infatti, nientepopodimeno che in quel di Guanzate, provincia di Como, a un tiro di schioppo dalla Sguìzzera. Più precisamente, nel parcheggio condominiale di un caro amico con cui condivido la strana passione del filellenismo (vale a dire di tutto ciò che riguarda la Grecia antica e moderna). Potevo non tenere conto di questa strabiliante minitreggia, una Peugeot 104 sicuramente ritargata (la produzione per l'estero cessò nel 1983, mentre l'immatricolazione comasca è del 1987)? Impossibile. Un concentrato di treggitudini, dalle ruggini varie alla strisciazza laterale, dal panda del Vuvvuèffe all'adesivo dello sshtèreo sul lunotto posteriore. E proprio su questo vorrei concentrare l'attenzione. Era l'epoca principe e irripetibile degli sshtèrei in macchina, tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli ottanta; anche le utilitarie come questa dovevano avere le loro casse, i grovigli di fili, i bassi che sparavano, manopole, musicassette. E, naturalmente, era pressoché d'obbligo declinare la marca dell'apparato musicale. La Pioneer (pronunce: paionììr, paionìa, pionèr, paionère, pionìar e circa altre quattrocento, tra le più fantasiose) andava per la maggiore. Col tempo, dall'adesivo è scomparsa la "i": ma ancora nel 2011 reggono le altre lettere, a formare un "Poneer" che ritengo quasi emozionante.