lunedì 22 agosto 2011

Wagotreggia protosuvva®




È abbastanza nota la decisa antipatia del vostro Treggista Preferito® per i SUV, ma è forse bene specificare qualche cosa al riguardo. Io non ce l'ho con in SUV "in sé", come autoveicoli; ce l'ho con il mercato e con la moda che, rendendoli degli inutili e costosissimi status symbol (vale a dire simbolo dell'indebitamento di legioni di deficienti) ha imposto dei mezzi nati per i grandi spazi nordamericani, per le highways, per i ranger canadesi e per i bovari texani come inutile giocattolone che fa sentire ricco chi generalmente ricco non è affatto. Li ha imposti nelle nostre città anguste e già congestionate, consegnandoli per giunta nelle mani di gente che fino al giorno prima aveva guidato al massimo una Panda (caso tipico: le mammine che vanno a accompagnare i bambini a scuola). Non solo: le dimensioni dei SUV sono diventate sempre più mastodontiche, ce ne sono alcuni che sembrano oramai degli autobus. In città che a malapena erano fatte per sopportare un traffico di vetture di medie e piccole dimensioni, sono stati introdotti e "pompati" degli automezzi ibridi, che nei grandi spazi americani non se la caverebbero mai rispetto agli originali.

Di fronte a un mezzo come questo, quindi, non so esattamente come ragionare. La Jeep Wagoneer, la cui produzione iniziò nel 1962 (sette anni prima della Range Rover), è considerata la progenitrice dei "SUV di lusso" (fino ad allora, è bene ricordarlo, tali automezzi erano esclusivamente da lavoro) e, quindi, con la sua esportazione ha senz'altro contribuito a fabbricare la successiva e stupida moda; però appartiene ancora all'epoca in cui, in Italia, si vedevano pochissimi automezzi del genere. Chi ha acquistato questo modello nel 1978 non immaginava certo che, trent'anni dopo, le città italiane e di mezzo mondo sarebbero state ammorbate da orde di SUV in confronto ai quali, ora, fa la figura di una Cinquecento o quasi. È la Wagotreggia Protosuvva® che ancora, nel paese di origine, scorrazzava in mezzo ai boschi e ai deserti; qualcuno ebbe la malaugurata idea di farla poi infilare nei viali di circonvallazione di lontane e antiche città. Epperò, va detto, nel vederne una ci si ferma. Ci si ferma eccome!