lunedì 21 ottobre 2013

Modena ci garba così!




Prima di tutto c'è da decidere di quale "850 spiaccicata" si tratti: una Coupé o una Sport? Diciamo un ibrido su base decisamente Coupé. Il retro è Coupé, con tanto di classici monofanali tondi e la classica targhetta "Fiat 850" che era anche della berlina, il modello base; il davati sembra una modifica posteriore fatta in modo da rendere la vettura più simile a una Sport. Ma senz'altro si tratta di una modifica della Coupé, e come tale registro questa protagonista di uno di quei parcheggini che te li raccomando, mezza sul marciapiede naturalmente non dico dove (sennò magari gli fanno la contravvenzione). Ad ogni modo, a questa modenese si perdona tutto, anche la ritargatura del 1981 (il modello dovrebbe essere quantomeno del decennio precedente, per non dire addirittura dei tardi anni '60); tanto più che si tratta di una reimmatricolazione che ha dato una combinazione interessantissima, coi gruppi di 3 cifre "anagrammati" (536 563).



Perché il titolo? Perché, notoriamente, io detesto clamorosamente le Ferrari, l'italico mito, il cavalier Ferrari Enzo e la sua mitologia, Maranello e godo come un riccio quando perde in Formula Uno. Ora si dà il caso che, quando si nomina Modena, in 98 casi su 100 è per la Ferrari (le altre 2 sono equamente divise tra lo zampone e l'aceto balsamico, senza mai tenere presente la cosa per la quale la città emiliana dovrebbe andare più fiera, vale a dire quella di avere dato i natali a Francesco Guccini -che la chiamò piccola città, bastardo posto in una sua indimenticabile canzone, definendosi poi in un'altra un modenese volgare "a sudarsi un amore fosse pure ancillare"). Mi fermo qui perché non vorrei dover dire che a Modena è nato anche Carlo Giovanardi; naturalmente non ho assolutamente nulla contro Modena e i modenesi, tutt'altro, però davvero Enzo Ferrari, la Ferrari, i ferraristi e tutto il resto non li ho mai retti nemmeno di striscio. Indi per cui, a me mi garba la Modena delle Ottocentocinquanta Coupé "sportizzate", dell'erbazzone (quella favolosa cosa!) e, lo ribadisco, di Guccini.