sabato 22 marzo 2014

Sudate, o fochi, a preparar metalli



Il famoso verso del sonetto del poeta seicentesco Claudio Achillini (la cui fama è dovuta più che altro all'essere stato nominato da Alemanzo Sandroni nei Prospòsi Messi), sembra adattarsi particolarmente a questa specie di transatlantico fotografato dal noster Simone B. nella storica e antica piazza principale del suo paese natale, San Casciano in Val di Pesa. Transatlantici e metalli che sudano: nulla di più acconcio a questa magnificente e solenne autovettura, dato che si tratta di una rarissima Ansaldo 4CS con targa torinese emessa il 1° luglio 1938, ma il cui pataccone ASI indica come data di costruzione il 1926.


Ansaldo: già il nome fa venire in mente costruzioni meccaniche pesanti, locomotive, vagoni ferroviari, corazzate, acciaierie. E' un'azienda antichissima: fu fondata nel 1853 da Giovanni Ansaldo a Genova per diretto interessamento dello stato Sabaudo, che intendeva iniziare una politica industriale. E tuttora i settori dell'Ansaldo di questo si occupano. Ma, per un certo periodo, l'Ansaldo ha prodotto anche mastodontiche autovetture simili, appunto, a corazzate. Ne sono rimaste pochissime in circolazione, da contarsi sulle dita di una mano; facile immaginare il valore che abbiano. Nella foto sopra si può notare come viaggiare a bordo di un'Ansaldo 4CS significasse sistemarsi tranquillamente in poltrona.


È un'immagine di siderurgia quella che si riceve di fronte a una vettura del genere; in effetti, però, la S.A. Ansaldo Automobili era una branca sorta nel 1919 in seguito alla riconversione civile dell'Ansaldo originaria, che lavorava principalmente nell'ambito dell'industria pesante a scopo militare (anche, ovviamente, con la produzione di cannoni; altro aspetto per il quale il sonetto dell'Achillini ci sta a pennello). La Ansaldo Automobili, tra crisi varie, andò avanti fino al 1932, quando fu assorbita prima dalla OM e poi dalle Officine Viberti; a partire da quella data, di automobili Ansaldo non si parla più.


La 4CS,  a sei posti, era la versione torpedo della berlina, la 4C. Rispetto a automobili coeve e di dimensioni simili, aveva una cilindrata abbastanza limitata: "soli" 1981 cc3, che erogavano una potenza di 35,8 kW per una velocità massima di 106 kmh. In pratica, in queste foto si può vedere un'autentica torpedo blu, come quella cantata da Giorgio Gaber. Esisteva anche una versione sportiva della 4CS, che fu guidata da un giovane pilota che avrebbe fatto un po' di carriera, tale Tazio Nuvolari.