domenica 8 maggio 2011

Fúlvíusaga hin Písanska og einlituð






Non di rado, le tregge vanno a periodi; e questo sembra essere il periodo delle Fulvie berline. Dove mi muovo, ne trovo una; dalla piazza antifascista al più classico benzinajo (e sulle tregge dai benzinai sto meditando di istituire una categoria apposita). Insomma, una vera e propria saga delle Fulvie; e poiché i legittimi titolari delle saghe sono gli islandesi, il titolo di questo post è un tributo a quella bizzarra, bellissima e lontana isola (detta anche, peraltro, Sögueyja, ovvero "isola delle saghe"); ne sarà, spero, contento il buon Colonnello Kurtz. Data la targa, il titolo significa infatti, alla lettera: Saga della Fulvia pisana e monocroma. I lettori più attenti del TB avranno notato che le Fulvie presenti, a partire dalla prima del 1° giugno 2009, sono tutte del medesimo colore; quasi s'immagina che altri la Lancia non ne abbia previsti. Il termine saga, vale a dire la parola islandese più nota al mondo, ha un'origine semplicissima: significa "cosa detta", "raccontata", ed è derivato diretto del verbo segja ("dire"), corrispondente perfetto del tedesco sagen e dell'inglese say; vado qui a ripescare da un'altra mia era, quando mi occupavo di tutt'altre cose ma pur sempre con un occhio alle vetture che allora erano un po' meno vecchie di ora. Tempus fugit, ruit hora.