mercoledì 10 aprile 2013

Käferexzellenz





Mi sono detto spesso che le tregge amano gli stessi precisi, identici luoghi, e che paiono esserne irresistibilmente attratte. Non si spiegherebbe, altrimenti, come mai tregge diversissime, e a distanza di parecchio tempo l'una dall'altra, vengano colte esattamente nel medesimo posto (in questo caso addirittura davanti allo stesso albero). Mi era già capitato di fotografarne una proprio lì, una Fulvia coupé, ed in un giorno tristissimo; ora eccone un'altra, che mi ha fatto quasi emettere mugolii di piacere. Casualità, senz'altro; ma il Treggista Militante® è più incline ai ragionamenti cabbalistici, alle onde treggio-astrali, al "dio de' Bivi" e a quant'altro. Volendo, lo si potrebbe dire più immerso nel Medioevo che nella cosiddetta "modernità"; tutti noi Treggisti abbiamo un che di fuori dal tempo (e anche di balenìo dell'antimateria, per dirla con André Kaminski).


Qui, sinceramente, siamo alla Käferexzellenz. Forse vi domanderete il perché di questa fissazione del TB con la lingua tedesca; ma a parte il fatto che il Maggiolino è comunque una vettura tedesca (almeno di origine), sostengo che questa lingua si adatta orrendamente bene alle definizioni concise e impressive. Dire "Eccellenza dei Maggiolini" non è, francamente, la stessa cosa. Käferexzellenz sia, dunque, per questo esemplare davvero meraviglioso. Il Treggista Militante® è parecchio sensibile anche agli accostamenti cromatici, ed il corpo giallo canarino su blocchi parafanghi neri è, almeno per me, uno dei più belli (oltre a rendere la vettura visibile quanto un mezzo di soccorso, aumentando quindi la sua sicurezza). Davanti a un Maggiolino conciato così, si passa sopra a tutto, anche alla ritargatura dei primi anni '90 (del 1991 per l'esattezza; comunque, a pensarci bene, son già ventidue anni). Si passa sopra anche al fatto che pure la livrea non sarà senz'altro quella originale; ma onore a chi la ha concepita e realizzata. Certo, i detrattori non manccheranno e non mancherà neppure chi la paragona all'Ape Maia; ma non ci curerem di loro, guarderemo e passeremo. Da qualche giorno rigorosamente a piedi.