giovedì 9 gennaio 2014

Il Salviatino non si arrende




Un tempo esistette la Treggiaja del Salviatino, una delle più incredibili distese di tregge mai viste a Firenze. Tutto il lato sinistro (alberato) della breve porzione di via del Salviatino appartenente al comune di Firenze (il confine con Fiesole è dopo pochi metri), luogo storico dato che vi avvenne, il 15 aprile 1944, l'esecuzione del fascista Giovanni Gentile da parte dei GAP fiorentini, era infatti occupato da un accumulo di tregge senza pari, di cui mi accorsi una rovente e deserta domenica d'agosto del primo anno del TB. Poi se n'è, purtroppo, accorto anche il Comune, che ha provveduto a rimuovere tutte quelle strabilianti vetture; sono particolarmente lieto, quindi, di aver testimoniato appieno dell'esistenza di quella storica e irripetibile treggiaja.

Ma il Salviatino è comunque ben lungi dall'arrendersi. Il pittoresco angolo formato dal quadrivio tra via Lungo l'Affrico, viale Augusto Righi, via del Salviatino e via del Cantone è rimasto una fucina di tregge, un po' per la sua natura riposta e molto per l'ancora attuale presenza di una Carrozzeria specializzata nel trattamento e nella revisione di vetture d'annata. Ci passo quindi spesso, certo che prima o poi qualcosa trovo. Oramai i carrozzieri si sono abituati alla mia presenza, quando chiedo di entrare un attimo a fotografare una macchina che hanno tra le loro abili mani. Qualche sera fa, ad esempio, c'era questa Mercedes W113, alias Pagoda, ahimè ritargata alla forlivese (la targa è del 1990 e sia l'Agenzia delle Entrate, sia il database dell'ACI non sono in grado di elaborare i dati). Pazienza, anche per la semioscurità dell'ambiente che non rende piena giustizia alle foto di questa bellissima macchina.