mercoledì 8 ottobre 2014

Il Maestrone



"Oibò", vi direte forse; "D'accordo che questo ha deciso di corredare ogni post treggistico con una canzone, e può anche andare. Ma infilarci direttamente Francesco Guccini...?!?!? Bella roba, sì! Bella roba!" [NB. Questa ultima affermazione andrebbe pronunciata con la tipica "R" gucciniana]

Beh, come potete vedere, cari aficionados del TB, il Maestrone c'è di sicuro, e con un bel po' di anni meno sul vasto groppone; però, in questa foto scattata sicuramente nel centro di Bologna negli anni '70, si è fatto fotografare accanto a un'autovettura che è degnissima di figurare qua dentro. Con un'avvertenza rivolta ai fan di Guccini, tra i quali mi annovero storicamente: No, non sto dando a Guccini di vecchia treggia. Sia ben chiaro, e lo giuro sul mulino di Pàvana e sul Farfa Sgalbedrato.

Che Guccini si sia fatto fotografare accanto a un'automobile, ad ogni modo, ha pressoché dello straordinario. Come dovrebbe essere noto, il rapporto del Pavanese con le automobili è problematico assai: non solo non ha neppure mai conseguito la patente di guida, ma è autore e interprete di una celeberrima canzone, In morte di S.F. (o Canzone per un'amica) che racconta, appunto, di una giovane conoscente crudelmente rapita alla vita da un incidente stradale. Una di quelle canzoni, per dirla breve, che ha provocato autentiche epidemie di Orchidocheiria (termine scientifico per "Mani sui coglioni", ndr) in tutti gli automobilisti ritrovatisi ad ascoltarla in radio mentre erano in viaggio, e che non è sicuramente uno dei cavalli di battaglia di Isoradio. Insomma, Guccini assieme a una macchina deve essere considerata una vera rarità.

E una rarità dev'essere pure la macchina in questione, sulla quale mi sorge però un problemuccio di lieve entità: non so assolutamente che cosa sia. Il classico caso di auto ignota per il quale passo la patata bollente ai lettori e frequentatori del Treggia's Blog; mi sapranno aiutare per dirimere tale questione? L'unica notizia certa che posso fornire è che è stata immatricolata tra il 14 e il 20 di febbraio del 1934. Il che non è poco, ammesso e non concesso che esista ancora.

Perfidamente, mi ero quasi risolto a non mettere una canzone di Guccini a corredo musicale di questo post; poi mi sono detto che gli eventuali gucciniani mi avrebbero maledetto per l'eternità. E qui viene il bello; perché, a parte l'orchidochèirica Canzone per un'amica, a pensarci bene, lo spatentato Guccini ogni tanto, in delle sue canzoni "on the road" (eh, la beat generèscion!) delle macchine ce le ha infilate, senza contare il famoso monologo sulla Buick e la 1100, con le relative tirate da Omaha a Tucson e da Piumazzo a Sant'Anna Pelago. Quale scegliere? La malinconica Autogrill? Ma no, restiamo "on the road"!


AGGIORNAMENTO 9/10/14. Sono bastate poche ore per risolvere il mistero: alla Cooperativa Treggisti (futura abbreviazione: COTRE) non sfugge nulla. Si è esplicata immediatamente per tramite di Simone B., che dopo alcune ricerche ha sentenziato trattarsi di una Fiat 515 in versione furgonata; e come tale registriamo la treggia gucciniana. Putacaso il Maestrone ci leggesse, ritrovandosi per di più al cospetto di una vecchia conoscenza, gli suggeriamo questa lieve modifica al suo celebre monologo: "Ieri ho fatto tutta una tirata col Fiat 515 di mio bisnonno da S. Ruffillo a Castel S. Pietro!" (si calchi sulle "erre").