mercoledì 31 ottobre 2012

Boja dé: Arrivano le Tregge livornesi (1)



All'inizio del mese d'ottobre che proprio oggi finisce, mi son dovuto recare un paio di giorni a Livorno per fare non vi dico cosa. Il fatto è che questo "non vi dico cosa" era proprio nel quartiere labronico dove ho abitato per quasi cinque anni; e dove ancora c'è qualcuno che si ricorda di me e mi saluta. Un posto che, senza tema d'essere facilmente retorico, ho nel cuore; e ci rimarrà. Un posto che, manco a dirlo, ha voluto darmi a modo suo un "bentornato" proponendomi le sue belle tregge, tutte concentrate in pochi metri, che vanno a formare il nucleo iniziale della nuova categoria delle Tregge Livornesi. Sì, perché a Livorno, anche se non ci abito più oramai da più di dieci anni, mi sentirò sempre di casa e ci tornerò; e quando ci tornerò, potete stare certi che non mancherò di andare a scrutare bene per le sue strade. Sono convinto che, come ogni città di mare, Livorno nasconda tesori treggistici di prim'ordine.

Prendiamo ad esempio questo qua. Un T2 cassonato che, di per sé, è un treggione di prim'ordine, e anche in condizioni da treggia inveterata (cliccare sulle foto per apprezzarlo meglio). Quasi incredibile poi la targa di Ascoli Piceno del 1971; a parte una vecchia foto dell'alluvione di Firenze, in cui si vedeva un vecchio Maggiolino distrutto e infangato targato AP (AP 40000 e qualcosa, per la precisione; allora quasi nuovo, visto che era del '63 o '64), non ricordo d'aver mai visto da nessuna parte vecchie targhe ascolane. Ci ha pensato Livorno, con questa primo esemplare di una categoria che spero diverrà gloriosa!