sabato 28 luglio 2012

Il ritorno delle Tregge Elbane (1)


Qualcuno, forse, vedendo che non postavo più da qualche giorno, si sarà detto: Evvài, ci risiamo con la crisi...; e invece no, stavolta. Nessuna crisi; semplicemente, dopo oltre un anno, sono riuscito a tornare per qualche giorno all'Isola d'Elba. E non è finita qui, perché tra una decina di giorni ci ritorno; intanto, un breve anticipo. Dopo quel che ho avuto io lo scorso anno, e dopo quel che ha avuto l'Elba nello scorso mese di novembre, non è poco. Tornano l'Isola e le sue tregge, finalmente!

Vorrei dire prima di tutto una cosa, che mi aveva causato parecchio timore. Come molti sapranno, durante la terribile alluvione del 7 novembre 2011 la peggio è toccata proprio al mio paese quasi-natale, o paese materno che dir si voglia: Marina di Campo. Si è avuta una vittima, una persona che peraltro conoscevo bene e che vorrei ricordare con affetto: ciao Maria, ovunque tu sia o non sia ora. A distanza di parecchi mesi, e in piena stagione estiva, il paese sembra aver sanato molte delle sue ferite, ma non tutte; e sentendo in giro di quante automobili sono andate perse nel disastro, temevo soprattutto per questa. Invece l'ho rivista bel bella nella solita zona del molo, nel paese vecchio, e la cosa mi ha provocato dimolto sollievo. Devo dirlo. Ci sono particolarmente affezionato, alla "Bianchina di Fantozzi" targata Piacenza che passa le sue eterne vacanze a Campo; e per più di un motivo, come intuirà facilmente chi segue il TB. Insomma, con la Bianchina Piacentina non ce l'ha fatta nemmeno l'alluvione!

Appena sbarcato a Portoferraio, martedì scorso, l'Elba mi ha riaccolto immediatamente a modo suo. Ha la pellaccia dura anche per quanto riguarda le Tregge, lo Scoglio; e mi ha proposto, giusto all'inizio della strada per Marina di Campo, questo pezzo da 90 che, purtroppo, sono stato costretto a prendere al volo. Peccato, perché questo Typ 2 - T1  era uno di quelli di primissima generazione, col lunotto anteriore diviso; roba degli anni '50, insomma, o al massimo dei primi anni '60.

La data non la si può dire con certezza perché, come si può vedere dall'unica foto "di culo" (in tutti i sensi...) che sono riuscito a prendere, ha una bella targa di Sua Maestà Britannica (tra i particolari non visibili c'è, ovviamente, la guida a destra). Una targa di quelle vecchie, nere con le lettere e le cifre argentate, sicuramente originale; non essendo esperto dei sistemi di immatricolazione britannici proprio non saprei dire nemmeno con approssimazione se si possa risalire (più o meno) alla data.

Curioso abbastanza che l'Isola mi abbia dato il "bentornato treggistico" in questo modo davvero singolare; usualmente, l'Elba è una miniera -ad esempio- per le vecchie auto milanesi o tedesche. Ma noi, ovviamente, si piglia tutto; ivi comprese le tregge della Perfida Albione. Del resto, da quei postacci è ovvio che vengano a cercarsi un po' di sole (anche se martedì era nuvoloso). Come diceva non mi ricordo chi: "A Londra è arrivata la primavera. Ero in bagno e me la sono persa".