venerdì 13 luglio 2012

Un lungo dunque rosa


E rieccoci dunque; un lungo dunque. Oramai le amiche e gli amici del TB dovrebbero esserci abituati, alle mie pause; sono fisiologiche. In questo par di mesi ho ricevuto mail e sms quasi disperati (ad esempio dai Caporniani e da Fabrizio di Genova), ma vorrei -nei limiti di quel che è questo blog e l'attività internettara in generale, verso la quale confesso di avere un po' di stanchezza ultimamente- un po' rassicurarli. Il TB è una cosa che ho "dentro" da ben prima che esistesse, e non lo lascerò mai nonostante le pause. Detto questo, un'altra cosa en passant. Quest'anno la "periodica pausa" ha coinciso, ohimé, col fatidico primo di giugno, vale a dire con la festa del Treggia's Blog. Il terzo anniversario del blogghe de' catorci non è stato debitamente festeggiato ed è passato sotto gran silenzio; per porvi un po' rimedio in questo caldissimo giorno estivo (dato che le "pause" non significano affatto che il vostro Treggista Preferito® cessi di andare in giro inkodakkato, tutt'altro), ho scelto quindi uno dei "pezzi pregiati" che mi sono capitati sotto mano in questo periodo.




Nell'immaginario del Treggista Militante®, la Limousine Rosa è un'autentica categoria dello spirito, un simbolo mitologico. A Firenze, pensate, si parla ancora di quella che fu di proprietà dell'editore Corrado Tedeschi, quello della Nuova Enigmistica Tascabile e del Giornale dei Misteri nonché leader del fantasmagorico Partito della Bistecca; e chi non ha sentito almeno parlare della Ford Thunderbird rosa con cui il grande Fred Buscaglione si andò a schiantare contro un camion a Roma, all'alba del 3 febbraio 1960 (non che una Thunderbird possa dirsi una limousine, ma rosa lo era comunque). Insomma, tutto questo per dire che la Limousine Rosa è un autentico colpo da manuale per un Treggista, una cosa irripetibile come la DeLorean di Ritorno al Futuro. Firenze, va detto, non si tira mai indietro quanto a sogni treggistici realizzati; la DeLorean la beccai a una rotonda qualsiasi in via Aretina, una serata d'autunno; la Limousine Rosa, invece, in uno slargo già fattosi notare per essere una semi-treggiaja, e che con questa trovaglia viene seduta stante promosso a treggiaja ufficiale. Eccovi quindi, come ennesimo gran ritorno (papparappà zum zum!) e come festa del 1° giugno posticipata, questa impareggiabile Lincoln Continental rosa, sicuramente degli anni '50, cinque metri e rotti di zuccherosità confettosa, perfetta, meravigliosa. Una di quelle cose che il Treggista, poi, potrebbe anche morire (si fa per dire, eh, si fa per dire!)



Il bello gli è che la Limousine Rosa, in gran parte, è dovuta alla Piasintëina; e qui sarebbe d'uopo aprire una parentesi sulle famose distrazioni del Treggista, che sono altrettanta categoria dello spirito. Con le distrazioni si potrebbe riempire un altro mezzo blog, almeno per quel che mi riguarda; ed è fondamentale averci accanto qualcuno che possa rimediarvi. Senza le urla della Piasintëina, ebbene sì, avrei tirato diritto. Non aveva funzionato la coda dell'occhio. Inchiodata e via; e debbo peraltro dire che non ero l'unico che la stava fotografando. La Limousine Rosa è qualcosa che va oltre il semplice Treggismo, risiede davvero nell'immaginario collettivo; e vedersela davanti in una strada qualsiasi, a ridosso di un benzinaio, per parecchi può diventare l'avvenimento del giorno.




Dunque, dicevamo. Lì per lì ho pure pensato che potesse essere proprio questa, la Limousine Rosa dell'editore Corrado Tedeschi; il bello è che potrei anche saperlo con precisione, perché ne conosco un discendente che attualmente guida la medesima azienda. Non so se andrò a chiederglielo, però; il Treggista Militante® vive spesso dei suoi piccoli miti, e il mito chiede di rimanere tale. Insomma, buon compleanno sia pure in ritardo, caro Treggia's Blog; vedi che il tuo tenutario non si scorda di te. E un saluto a tutti coloro che continuano imperterriti a seguirlo in tutte le sue (in)temperie. Per un bel po' almeno, si ricomincia.