lunedì 21 maggio 2012

Con un po' di Ferox


E' pur vero che ogni anno treggiabloggistico ha il suo mesettino di "crisi", e questo maggio senz'altro lo è. Per farla un po' passare, inutile dirlo, bisogna ricorrere a qualcosa di straordinario; e l'aggettivo "straordinario", qui dentro, fa non di rado rima con "Genova" e con "Fabrizio". Fabrizio oramai mi conosce bene; mi spedisce capolavori e gran mail alle quali rispondo, sí e no, una volta all'anno. Colgo anche l'occasione per pregarlo di rispedirmi in qualche modo il suo numero di telefono, perché mi garberebbe sentirlo e preferisco sempre, e di gran lunga, una voce ai pixel. Nel frattempo, eccomi alle prese con l'ennesimo capolavoro fabriziano, scovato nel ventre della Superba. Non sarà forse il "ventre di Parigi" di Emilio Zola; però, in quanto a tregge, Parigi deve tacere e imparare.

Nello spedirmi le foto di questa Fiat 127 del 1979, Fabrizio ha intitolato la sua mail "Con un po' di Ferox"; e mantengo senz'altro il titolo. In effetti, con due ditini di Ferox si potrebbe riaggiustare questa vettura, no? Una gonfiatina alle gomme, e via. Che saranno mai quei tre quintali di ruggine sul portellone!... Non vorrei dire, ma in notissime località di villeggiatura assai à la page, tipo Bagdad, Beirut o Vukovar, le vetture normalmente in circolazione erano in condizioni assai peggiori e, di solito, non ci avevano nemmeno la targa.

Insomma, munitisi del prezïoso prodotto, si potrebbe restituire a vita nova questa vetturetta, che sta usufruendo di un periodo di parcheggio, diciamo, piuttosto lungo. Ignoro quali siano le tariffe in vigore nel capoluogo ligure, però non oso immaginare quanto si debba pagare per una sosta a partire dal 1996, ultimo anno in cui la feroxanda 127 risulta assicurata (l'assicurazione è scaduta il 5 settembre di quell'anno):


Come di diceva prima, oltre a quei due ditini di Ferox occorrerebbe anche dare una gonfiatina alle gomme, premurandosi magari di sistemare con amore le generazioni di animaletti che vi devono aver figliato dentro; il Treggista® è, per natura, un animalista e non farebbe mai del male a nessuna forma di vita allignante nella Treggia:



Un'ulteriore visione (stavolta dall'alto) del portellone di dietro ci permette di apprezzare le condizioni assolutamente recuperabili della vettura, che potrebbero spaventare soltanto i carrozzieri d'oggigiorno, quelli abituati ai sùvvi e compagnia bella. Un carrozziere d'una volta si sarebbe acceso una cicca, sputato sulle manacce e avrebbe proceduto senza fiatare!


Tanto più che il resto della vettura, a dispetto del non breve parcheggio e degli agenti atmosferici (chissà perché, ma quando dico agenti atmosferici mi vedo sempre Bernacca vestito da poliziotto...), non sembra essere poi poi messo malaccio. Si veda ad esempio la parte anteriore, pressoché intatta:



Ancor più stupefacente, almeno da quanto la perizia di Fabrizio ci permette di osservare, è l'interno della vettura: praticamente come nuovo. Non vorrei dire, ma anche qui sospetto precisamente una qualche forma di Illenismo. Datemi pure del fissato, ma la cosa ha decisamente del soprannaturale: