Da qualche tempo si sono accorti che, su certi modelli di autovetture (non necessariamente "tregge" in senso proprio), ci stanno parecchio bene le care, vecchie targhe bianconere quadrate; così, con qualche decreto ministeriale o roba del genere, ne hanno di nuovo autorizzato la produzione e l'installazione, ovviamente con precise limitazioni e a totale volontà e spesa del proprietario. In pratica, chi si ritrova un'auto d'epoca reimmatricolata con una targa successiva al 1975 (vale a dire dei tipi arancio-bianco-nero, con sfondo bianco e alfanumerica attuale), può richiedere, per motivi estetico-storici, che l'immatricolazione corrente sia riprodotta su un supporto "tradizionale", vale a dire la targa quadrata. La cosa ha anche, sembra, un valore economico: un modello ritargato con i supporti più recenti può perdere parecchio del suo valore commerciale, dato che il posteriore era adattato alla targa quadrata e un diverso tipo ne rovina l'aspetto. E' il caso di questa Alfa Romeo GT 1300 Spider, la cui (re)immatricolazione è in realtà del 1987; e una cosa che salta immediatamente all'occhio è la mancanza, tra la sigla e la prima cifra, dell'emblema della Repubblica Italiana. Le targhe quadrate "replicanti" sono autorizzate, ma sono di produzione privata e quindi non posso fregiarsi dell'emblema dello stato. Insomma, inutile girarci attorno: sono farlocche, e farlocche resteranno. Ma se ne comincia a vedere un bel po' (ne abbiamo diversi altri esempi anche nel TB).
Visualizzazione post con etichetta Alfa Romeo Spider (Duetto Coda Tronca). Mostra tutti i post
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venerdì 10 febbraio 2012
venerdì 12 novembre 2010
De Pischella straics eghèin!
Vi ricordate di Elena C., la Pischella del TB? Beh, l'importante, in fondo, è che se ne ricordi il sottoscritto; il quale è ben lieto, sia pur qualche giorno dopo l'invio delle foto che vedete sopra (il TB ultimamente ha dei tempi lunghi...), di riaverci a che fare. Anche perché la Pischella del TB (oddìo, detto così ricorda un po' Milena Cantù, la ragazza del Clan...ma vabbé!) davvero ha straicato eghèin con questa stupendèrrima Alfa Romeo 1300 Spider (più nota come Duetto, dato che in due e basta ci stavano...) del 1972. Mancando per poco anche una targa particolare, con quel "20 20..." iniziale che faceva presagire molto, se non fosse stato per quel maligno 74 finale che sciupa ogni cosa.
Certo che la nostra Treggiopischella ci deve avere un abbonamento con i perugini; di Perugia era la sua prima treggia, e di Perugia anche la seconda. Nell'attesa che si sposti perlomeno a Terni (così tanto per completare l'Umbria...), va anche detto che nello straic della nostra amica rientra anche il fatto che è venuta a farlo, in pieno Capornian Style, proprio dietro a casa mia. Siamo, ebbene sì, proprio all'Isolotto; e Elena mi ha raccontato di certe inchiodate e di foto al volo che mi fanno letteralmente commuovere. Ebbene sì, o mondo: ascolta la lieta novella. Una nuova Treggista è nata. Firenze, culla del Rinascimento e pure dell'Arno (che talvolta piscia un po' di fuori dalla culla, creando qualche problemuccio), lo è anche del Treggismo Militante. E non è cosa da poco! A Firenze non nasceranno più i Danti e i Michelangeli (che poi era nato in un paesino in provincia di Arezzo, se non erro), ma nascono i Treggisti. Insomma, meglio di quel pallone gonfiato (nonché bischero) di Zeffirelli saranno!
Certo che la nostra Treggiopischella ci deve avere un abbonamento con i perugini; di Perugia era la sua prima treggia, e di Perugia anche la seconda. Nell'attesa che si sposti perlomeno a Terni (così tanto per completare l'Umbria...), va anche detto che nello straic della nostra amica rientra anche il fatto che è venuta a farlo, in pieno Capornian Style, proprio dietro a casa mia. Siamo, ebbene sì, proprio all'Isolotto; e Elena mi ha raccontato di certe inchiodate e di foto al volo che mi fanno letteralmente commuovere. Ebbene sì, o mondo: ascolta la lieta novella. Una nuova Treggista è nata. Firenze, culla del Rinascimento e pure dell'Arno (che talvolta piscia un po' di fuori dalla culla, creando qualche problemuccio), lo è anche del Treggismo Militante. E non è cosa da poco! A Firenze non nasceranno più i Danti e i Michelangeli (che poi era nato in un paesino in provincia di Arezzo, se non erro), ma nascono i Treggisti. Insomma, meglio di quel pallone gonfiato (nonché bischero) di Zeffirelli saranno!
giovedì 22 aprile 2010
Pampalea a quattro ruote
Ed eccomi, dopo la lunga parentesi piacentina (anzi, pontenurese), di nuovo a Firenze. Con questa vettura molto ma molto spàide, trovata a notte in riva all'Arno, e talmente nera da indurmi a farne un sentitissimo omaggio treggistico alla gatta Pampalea. Del resto, questo è o non è l'Asocial Network? Quindi, tutti per uno e uno per tutti.
Nel Network, la gatta Pampalea deve sorbirsi spesso i compiti più ingrati: girare per la città (e non è escluso che, prima o poi, anche lei trovi una bella treggia...), comporre parodie, stilare resoconti sulle visite di gatti alieni...insomma, povera gattaccia nera, mentre il Venturi se la spassa a scrivere raccontini su strani tedeschi e a fotografare vecchie macchine, lei si sobbarca tutto il lavoro sporco.
Quindi, una bella Duetto nera fiammante tutta per lei, con la certezza che, all'occorrenza, la saprebbe mandare alla perfezione!
Nel Network, la gatta Pampalea deve sorbirsi spesso i compiti più ingrati: girare per la città (e non è escluso che, prima o poi, anche lei trovi una bella treggia...), comporre parodie, stilare resoconti sulle visite di gatti alieni...insomma, povera gattaccia nera, mentre il Venturi se la spassa a scrivere raccontini su strani tedeschi e a fotografare vecchie macchine, lei si sobbarca tutto il lavoro sporco.
Quindi, una bella Duetto nera fiammante tutta per lei, con la certezza che, all'occorrenza, la saprebbe mandare alla perfezione!
martedì 22 settembre 2009
Agenzia de che?
Sarà bene che dica subito una cosa: a me, qualsiasi posto si chiami agenzia sta sul culo. Che sia un'agenzia di viaggi dove ti organizzano vacanze a bischero in posti idioti quando te ne puoi andare libero davvero a due semisconosciuti passi da casa tua, o che sia, come in questo caso, l'Agenzia delle Entrate. Insomma, quella che un tempo erano le Imposte Dirette o l'Ufficio IVA che dir si voglia. Con il massimo rispetto per chi vi si trova costretto a lavorare, è proprio un gran posto di merda.
Insomma, per farmici addirittura fermare in doppia fila davanti e sfidare gli sguardi interrogativi dei passanti che vedono uno coi pantaloni gialli fosforescenti mettersi a fotografare una macchina alle una e mezzo di un pomeriggio piovoso, ci voleva una meravigliosa meraviglia del genere. Probabilmente abbandonata. Avvistata giorni prima, con il proposito di cogliere l'attimo fuggente per treggiasbloggarla. Gialla limoncina come i pantaloni che avevo addosso. Firenze Ottantadue. Firenze Ottantadue vuol dire più o meno 1977. Vuol dire quell'anno là quando parecchi ch'erano giovanotti, ad un posto come l'Agenzia delle Entrate avrebbero dato volentieri fuoco come a qualsiasi cosa che puzzasse anche da lontano di Stato. Bei tempi. Avevo, allora, 14 o 15 anni ed ero figlio, pensate un po', di un impiegato statale. Tutto è assai buffo; mi arrivava persino, a gennaio, il pacco della Befana dello Stato.
Il fatto è che, non so se lo avete capito, che dalle macchine vecchie si estrapolano ogni volta ricordi e pensieri. Portano alla mente anni addietro, quando quelle che ora sono tregge da mettere in questo blog erano le macchine che si vedevano circolare normalmente. Non è una cosa facilmente spiegabile. Non saprei mai spiegarvi come mai, nei miei sogni a occhi aperti di bambino, mi vedevo meccanico in un'officina vicino al mercato centrale guidare macchine già vecchie allora. Ma che sto a dirvi, in fondo. Eccovi un'Alfa Romeo "Duetto" gialla limone, fotografata nel settembre del 2009 davanti all'Agenzia delle Entrate. Le ho fatto, letteralmente, una specie di carezza dopo averla ripresa; ché questo, a modo suo, è un blog di carezze, in ogni sua parola.
Agenzia de che? Delle "entrate", sì, ma di entrate che sono molto diverse. Non so come dirvi, ma io a volte entro in delle cose che sarebbe meglio non entrarci, e da ingressi reconditi.
Insomma, per farmici addirittura fermare in doppia fila davanti e sfidare gli sguardi interrogativi dei passanti che vedono uno coi pantaloni gialli fosforescenti mettersi a fotografare una macchina alle una e mezzo di un pomeriggio piovoso, ci voleva una meravigliosa meraviglia del genere. Probabilmente abbandonata. Avvistata giorni prima, con il proposito di cogliere l'attimo fuggente per treggiasbloggarla. Gialla limoncina come i pantaloni che avevo addosso. Firenze Ottantadue. Firenze Ottantadue vuol dire più o meno 1977. Vuol dire quell'anno là quando parecchi ch'erano giovanotti, ad un posto come l'Agenzia delle Entrate avrebbero dato volentieri fuoco come a qualsiasi cosa che puzzasse anche da lontano di Stato. Bei tempi. Avevo, allora, 14 o 15 anni ed ero figlio, pensate un po', di un impiegato statale. Tutto è assai buffo; mi arrivava persino, a gennaio, il pacco della Befana dello Stato.
Il fatto è che, non so se lo avete capito, che dalle macchine vecchie si estrapolano ogni volta ricordi e pensieri. Portano alla mente anni addietro, quando quelle che ora sono tregge da mettere in questo blog erano le macchine che si vedevano circolare normalmente. Non è una cosa facilmente spiegabile. Non saprei mai spiegarvi come mai, nei miei sogni a occhi aperti di bambino, mi vedevo meccanico in un'officina vicino al mercato centrale guidare macchine già vecchie allora. Ma che sto a dirvi, in fondo. Eccovi un'Alfa Romeo "Duetto" gialla limone, fotografata nel settembre del 2009 davanti all'Agenzia delle Entrate. Le ho fatto, letteralmente, una specie di carezza dopo averla ripresa; ché questo, a modo suo, è un blog di carezze, in ogni sua parola.
Agenzia de che? Delle "entrate", sì, ma di entrate che sono molto diverse. Non so come dirvi, ma io a volte entro in delle cose che sarebbe meglio non entrarci, e da ingressi reconditi.
Nota Bene. Questo è il post n° 100 di questo blog. Andava, probabilmente, detto. Ci faccio anche una speciale categoria, vah!
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