E, a proposito di Mark B., eccolo tornare su questi schermi con un esemplare da par suo. Qualche giorno fa mi ha recapitato una mail intitolata "Matta" (sic), ma nonostante la palese presa al volo dell'automezzo, mi sono subito reso conto di essere di fronte, nientepopodimeno, che a una Matra M530. Capisco quindi bene che Mark B. non vi si sia lanciato all'inseguimento; ignoro di quale mezzo fosse a bordo (spesso mi sembra d'intuire che sia in moto), ma andare dietro a un missile del genere non sarebbe stato semplice. Tant'è vero che la stessa matricola "530" gli era derivata da un vero e proprio missile aria-aria prodotto dalla sezione armamenti della stessa MATRA. Senza scordare che, proprio in quegli anni, la MATRA era protagonista anche in Formula 1.
La storia della MATRA è complicata. La Mécanique Aviation Traction (di cui MATRA è l'acronimo) era nata nel 1941 in ambito riservato prettamente alla meccanica militare, prendendo il posto di un'altra azienda dal nome che era tutto un programma: si chiamava infatti CAPRA (acronimo di Compagnie Anonyme de Production et de Réalisations Aéronautiques). La MATRA operava nella cosiddetta "Zona Libera" della Francia (quella, cioè, non soggetta all'occupazione nazista) e, a Liberazione avvenuta, ebbe un grande sviluppo sia nella meccanica originaria (armamenti e mezzi aeronautici) che, a partire dal 1962, anche nei campi della ricerca spaziale e dell'automobile. In campo automobilistico collaborò prima con Renault; la M530 che si vede nella foto ha in grandi linee una meccanica Ford; infine, la storica collaborazione con SIMCA. Tornò in seguito a collaborare con Renault, producendo una vettura davvero storica: la Espace, considerata il primo monovolume "cosciente". La collaborazione si interruppe però nel 2003 con il clamoroso fiasco della Renault Avantime, macchina talmente avanti tempo che, nel presente, nessuno la comprò.
Un missile, dicevamo; la MATRA M530 era una di quelle tipiche macchine che "o la si ama, o la si odia", senza mezze misure. Dotata di un motore V4 Ford da 1700 cc, aveva una velocità massima dichiarata di 179 kmh ma, in realtà, toccava i 200. Se non fosse stato per Mark B., dubito che ne avrei mai vista una per la strada; e, infatti, non mi è mai capitato. L'esemplare "catturato" da Mark è del 1973, che è anche il suo ultimo anno di produzione (era iniziata sei anni prima, nel 1967).