lunedì 6 gennaio 2014

INSCO e la Pagodina



INSCO rappresenta probabilmente un unicum tra tutti i "collaboratori fissi" del Treggia's Blog: per sua storia personale e interessi tutto ci si aspetterebbe da lui fuorché si dedicasse a fotografare tregge in tutto il mondo. Perché di tutto il mondo si tratta: dall'amata Asia Centrale, dove una volta ci è mancato poco che ci rimettesse la buccia arrovesciandosi con un trabiccolo in Incognistan, fino al Paraguay e all'Argentina, dal Portogallo ai Balcani. E' andata a finire, certo, che per amicizia (cosa di cui mai lo ringrazierò abbastanza), ha cominciato a fotografarmi certi bizzarri automezzi che incontrava, e dei quali ancora non ho reso pieno conto; però sospetto che, a un certo punto, ci si deve essere proprio appassionato, complice anche la sua signora (una nostra oltremodo antica conoscenza treggistica). Indi per cui, ha cominciato a fotografarle, le tregge, pure a Firenze e dintorni; ad un certo punto, grazie a una Prinz campestre, si è meritato persino una Treggia dei loghi. Insomma, questo "Treggista per caso" deve attualmente essere annoverato tra i più originali contributori alla Causa, anche se spesso ha dovuto fare i conti con la disgrazia di conoscermi (vale a dire: fotografare cose per le quali è partita, implacabile, la mail "Ce l'ho già, grazie").


Per questa qui, però, non è partita nessuna delle mailine di cui sopra. E così INSCO ha beccato la Pagodina, bel bella e bresciana. Poiché l'Agenzia delle Entrate e il Bollonet dell'ACI hanno dato forfait oggi, giorno dell'Epifania, non si può sapere con esattezza quando sia stata immatricolata in origine questa Mercedes W113 in versione 280SL. Dopo la recente ristrutturazione mercedessiana, tutti voi vi sarete abituati alle complesse suddivisioni dei modelli Mercedes; però anche qui vale quanto è stato detto in questi giorni a proposito della Topolino e del Duetto: questa è una "Pagoda", e stop.


Nessun coupé/spider della Mercedes ha mai ricevuto ufficialmente la denominazione di "Pagoda", in mezzo alle teutoniche suddivisioni per progetto e cilindrata (per cui una 280 ha 2800 cc di cilindrata circa); ma per tutti quanti è e resterà la Pagoda, unico caso di automobile cui sia stato denominato come un tempio religioso. Una "Mercedes Sinagoga" non avrebbe funzionato altrettanto bene, temo; considerata la storica tendenza al nazionalsocialismo di tutta l'industria automobilistica tedesca, forse non sarebbe stato manco il caso. Meglio rivolgersi ai lontani e esotici buddhisti.