Ad un certo punto, il nostro ciclista di fiducia, Lorenzo, si dev'essere ritrovato a fare il giro delle Bocche di Càttaro; facendolo, è passato per forza di cose dalla famosa e storica località di Perasto, che in serbocroato (spiacenti, ma io la lingua la chiamo sempre così) si chiama Perast. In serbocroato s'ha a chiamare come vuole, ma bisognerebbe considerare che, nella sua storia, Perasto è stata sempre talmente fedele alla Serenissima Repubblica di Venezia, da essere addirittura stata l'ultima ad abbandonarla. Perasto custodiva il gonfalone della Repubblica, che, al momento del passaggio all'Impero Asburgico col trattato di Campoformido (1797), lo seppellì sotto l'altare della Cattedrale mentre il Capitano delle Guardie, Giuseppe Viscovich, alla presenza del giovanissimo figlio, teneva (in veneziano) un commovente discorso noto da allora come Ti con nu, nu con ti. Così soltanto per tributare alla Storia quel che le va tributato, e senza il benché mimimo granello di nazionalismo; ad ogni modo, dai censimenti montenegrini risulterebbe che a Perasto vivono ancora circa 140 persone (su un totale di 349 abitanti) che parlano correntemente l'antico dialetto veneziano (detto veneto da mar).
A Perasto, e questo fin da quando c'era la Jugoslavia, gli automezzi sono targati "KO"; vale a dire Kotor, il nome serbocroato di Càttaro. La sigla è stata mantenuta anche nelle targhe della giovanissima Repubblica del Montenegro, che non prevede targhe speciali per i mezzi di soccorso. In tutte le repubbliche della ex Jugoslavia, forse proprio per retaggio asburgico, sono presenti le compagnie dei Pompieri Volontari: i famosi Vatrogasci. Che non vi venga di pronunciarlo all'italiana: si pronuncia invece vatro-gàss-zi, facendo sentire bene la ss-z, essendo il plurale di vatrogasac (vatro-gàssatz), derivato da vatra (fuoco, fiamma) e gasiti (spegnere, estinguere). A Perasto, con tutta probabilità, i locali Pompieri devono avere l'autopompa più famosa del Montenegro e, mi sa, dell'intera ex Jugoslavia: quella che vedete nella foto di Lorenzo.
Si tratta di un camion FAP 1314, degli anni '50, ove FAP sta per Fabrika Automobila Priboj. Il link all'edizione inglese di Wikipedia ha un valore del tutto speciale, dato che lo stesso camion dei pompieri di Perasto vi è riprodotto:
Così è: senza saperlo, Lorenzo ha fotografato un mezzo talmente famoso da finire persino sulla Wikipedia principale.
Fabrika Automobila Priboj significa "Fabbrica di Automobili Priboj". Ha sede, incredibilmente, nella città di Priboj, la quale si trova nel distretto di Zlatibor, in Serbia. Distretto direttamente confinante col Montenegro, ed in questo senso si tratta di una produzione squisitamente locale. Fondata nel 1952, la FAP produce da sempre camion sia ad uso civile che militare (ma specialmente militare). Originariamente li fabbricava su licenza della svizzera Saurer, mentre ora li produce su licenza Mercedes Benz.