Da qualche tempo si sono accorti che, su certi modelli di autovetture (non necessariamente "tregge" in senso proprio), ci stanno parecchio bene le care, vecchie targhe bianconere quadrate; così, con qualche decreto ministeriale o roba del genere, ne hanno di nuovo autorizzato la produzione e l'installazione, ovviamente con precise limitazioni e a totale volontà e spesa del proprietario. In pratica, chi si ritrova un'auto d'epoca reimmatricolata con una targa successiva al 1975 (vale a dire dei tipi arancio-bianco-nero, con sfondo bianco e alfanumerica attuale), può richiedere, per motivi estetico-storici, che l'immatricolazione corrente sia riprodotta su un supporto "tradizionale", vale a dire la targa quadrata. La cosa ha anche, sembra, un valore economico: un modello ritargato con i supporti più recenti può perdere parecchio del suo valore commerciale, dato che il posteriore era adattato alla targa quadrata e un diverso tipo ne rovina l'aspetto. E' il caso di questa Alfa Romeo GT 1300 Spider, la cui (re)immatricolazione è in realtà del 1987; e una cosa che salta immediatamente all'occhio è la mancanza, tra la sigla e la prima cifra, dell'emblema della Repubblica Italiana. Le targhe quadrate "replicanti" sono autorizzate, ma sono di produzione privata e quindi non posso fregiarsi dell'emblema dello stato. Insomma, inutile girarci attorno: sono farlocche, e farlocche resteranno. Ma se ne comincia a vedere un bel po' (ne abbiamo diversi altri esempi anche nel TB).