Qualche giorno fa, in una delle scarse domeniche belle di quest'invernaccio cane (che non accenna a levarsi di torno), a giro per le campagne suburbane di queste parti assieme alla piasintëina. Giunti al bivio con un viuzzo (a Firenze, e non solo nelle campagne, certe stradine recano questo curioso diminutivo), mi viene l'idea di farlo vedere alla mia compagna dato che si tratta di un autentico stradello di campagna, che diventa sterrato in mezzo ai campi. Fatti pochi metri, nel tratto ancora asfaltato con le villette, ecco che mi trovo davanti questa cosa. Il bello è che, pur avendo come sempre dietro la Kodak, non avevo per quella domenica pomeriggio nessuna intenzione "treggistica"; e va a finire sempre così. Quando meno te lo aspetti, ecco che spunta il Garage delle Meraviglie; e non soltanto.
La villetta e il garage all'esterno del quale si trova questa Fiat Ritmo rossa di prima serie (del 1982) appartengono ad una persona che mi è tutt'altro che sconosciuta; solo che non sapevo minimamente che abitasse proprio in quel viuzzo mezzo nascosto e, soprattutto, che ci avesse quel popo' di garage ripieno da far strabuzzare gli occhi. È un mio collega autista di ambulanze, con il quale ci si conosce da una vita; tant'è vero che, non appena esce fuori dal garage e mi riconosce, mi urla un O Venturiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! udito chiaramente fino a Pisa. È il P****** (gli asterischi li leverò quando tornerò a trovarlo e gli chiederò il permesso di pubblicare il suo nome, ché lo meriterebbe), con la sua vocina angelica e il suo eloquio fiorentino rustico medievale che a volte persino io fo fatica a capire del tutto. Effettuata l'agnizione, e mentre sto fotografando la Rìttimo in lungo e in largo, mi casca l'occhio all'interno del garage. E lì....ma di questo si parlerà nel prossimo post!
La villetta e il garage all'esterno del quale si trova questa Fiat Ritmo rossa di prima serie (del 1982) appartengono ad una persona che mi è tutt'altro che sconosciuta; solo che non sapevo minimamente che abitasse proprio in quel viuzzo mezzo nascosto e, soprattutto, che ci avesse quel popo' di garage ripieno da far strabuzzare gli occhi. È un mio collega autista di ambulanze, con il quale ci si conosce da una vita; tant'è vero che, non appena esce fuori dal garage e mi riconosce, mi urla un O Venturiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! udito chiaramente fino a Pisa. È il P****** (gli asterischi li leverò quando tornerò a trovarlo e gli chiederò il permesso di pubblicare il suo nome, ché lo meriterebbe), con la sua vocina angelica e il suo eloquio fiorentino rustico medievale che a volte persino io fo fatica a capire del tutto. Effettuata l'agnizione, e mentre sto fotografando la Rìttimo in lungo e in largo, mi casca l'occhio all'interno del garage. E lì....ma di questo si parlerà nel prossimo post!