martedì 28 dicembre 2010

Capornia attacks!


O che ve la ricordate questa, la Volkswagen Typ 4 411 del 1971 capofila dell'Art Treggeau? Indimenticabile, vero? Eccola di nuovo, ma stavolta a bordo di un carrello. E chi ci sarà a trainarla? Indovinato, vero?... Ebbene sì, Giulio e Simone, vale a dire i Caporniani hanno colpito ancora. Se ne sono impadroniti!

A tale riguardo, va detto che coi Caporniani non siamo davanti a dei semplici, seppur appassionati, "Treggisti". Questi due, altro che fotografie (e poi fanno pure quelle, come sanno tutti i collaboratori e lettori del TB): questi due le tregge se le vanno a pigliare in carne e ossa, anzi, pardon, in vetri e lamiera. Poi mettono in azione il carrello, e via in Capornia. Prima o poi bisognerà che faccia davvero un reportage da quelle parti; Capornia è l'apoteosi della treggia. Un vero e proprio museo a cielo aperto, perdipiù in un posto assolutamente splendido. Se non fosse che il luogo in questione è proprietà privata di uno dei due caporniani, andrebbero organizzate visite guidate; da rimanere a bocca aperta. Se rinasco, chiederò ai due di adottarmi, lo giuro.

Ma torniamo a noi e al trasbordo della VW 411, con una serie di foto che testimoniano lo storico evento e che Simone mi ha gentilmente girato:



Le due foto che seguono, invece, testimoniano le condizioni dell'autovettura, che non esito a definire folkloristiche:


Qui una ruota, con la gomma completamente lacerata e che mette a nudo la camera d'aria;


E qui, invece, una cosa che fa capire come le Tregge, quelle vere, siano qualcosa di vivente, e non in senso metaforico. La VW 411 pisese ha infatti germogliato, con un'intera collezione di muschi e pianticelle che potrebbero benissimo fungere da base per una nuova e interessante disciplina scientifica: la Botanica Treggistica (tedesco: Treggenbotanik, o Treggenpflanzenkunde, che mi piace di più perché a me i composti tedeschi fanno letteralmente impazzire di delizia linguistica).

Proseguiamo indi di poscia con un interessantissimo confronto tra antico e moderno, che ricorda un po' la famosa Querelle des anciens et des modernes che infiammò gli intellettuali francesi alla fine del XVII secolo:


Ora, sulla querelle di tre secoli e passa fa non voglio e non posso pronunciarmi; ma, essendo un Treggista, sono un passatista per definizione e quindi, di fronte a una foto del genere, non posso che schierarmi per la VW 411. Troppo superiore. Pur nelle condizioni miserande in cui si trova, riesce lo stesso a "catturare" ben più della supercar Mercedes che le sta a fianco. Non c'è storia. Anche un profano lo capisce da solo. La supercar si inchini e scompaia pure nella sua modernità; e questa querelle e gli è bell'e risolta.

Le foto che seguono ci portano nell'interno della Treggia, in una vera e propria sospensione temporale:



Si può vedere, particolare non indifferente, che la "vita attiva" della VW411 si è fermata al non lieve traguardo di 254.844 km (e quasi 845); e anche se la sua robustezza da Käferphilosophie non le permetteva però di andare oltre i 130/135 kmh. Ma tanto, poi, a che servirà andare più veloce...

Infine, la sorpresa. A dire il vero, io la conoscevo già: i due Caporniani hanno una vera e propria passionaccia per le berline Volkswagen della "Serie 4". Tant'è vero che la hanno già affiancata ad un'altra, con targa fiorentina del 1972:




E ci sono due cose da dire: la prima è che i due modelli sono praticamente identici; e la seconda è la targa della 411 fiorentina, assolutamente fantasmagorica (e pure le targhe belle trovano quei due!): FI 65 64 63. Mi inchino, e benedico sempre il Dio dei Bivi che mi fece incrociare Giulio, nel febbraio scorso, mentre telefonava a bordo del suo T2!