lunedì 20 dicembre 2010

Il taxi al termine dell'Universo



Io ve lo avevo detto che uno che chiama Fabrizio e che scrive da Genova non poteva che spedire cose straordinarie. Quindi, prima di tutto, gli lascio la parola:

La 128 del 1980 è sicuramente il taxi più vecchio presente in città, anche se non più in servizio. Giace abbandonata da almeno cinque anni in Via Briscata a Sestri Ponente e la ruggine se la sta lentamente divorando ("Rust never sleeps" come diceva Neil Young), le ruote come puoi notare sono quelle di un vecchia Opel Corsa. Purtroppo non sono riuscito ad ottenere informazioni sul veicolo, nessuno degli abitanti della via a cui mi sono rivolto ha saputo dirmi nulla o meglio non ha voluto, data la nota diffidenza ligure. Chissà quali aneddoti potrebbe raccontarci la trentenne riguardo alle persone che ha scarrozzato perGenova in tutti gli anni di attività se solo potesse parlare!

Bene. Ora devo raccontare una cosa piuttosto curiosa sui taxi di Genova, che accadeva regolarmente qualche anno fa...a Firenze. Nei primissimi tempi in cui prestavo servizio in ambulanza (ho cominciato nel 1978), le comunicazioni con la centrale e tra automezzi erano assicurate esclusivamente via radio, con un "ponte" la cui antenna stava sul Monte Morello (il vulcano spento che rappresenta l'altura maggiore tra quelle che circondano Firenze, oltre 1000 metri). Su tale ponte radio, per motivi sempre rimasti ignoti, si captavano (specialmente nelle ore serali e notturne) anche i taxi, ma non quelli di Firenze: quelli di Genova. Cosicché capitava che, mentre la centrale ci mandava su un incidente in viale Mazzini o su una partoriente in piazza dell'Isolotto, si inseriva il radiotaxi chiedendo una macchina in via Assarotti, una in via Macaggi e un'altra in Vico dell'Amor Perfetto (dove non entrerebbe nemmeno un monopattino, ma che non posso fare a meno di citare perché credo sia il nome di strada più bello del mondo). Di rimando, è assai probabile che i tassisti genovesi si siano giornalmente chiesti come mai sul loro ponte si sentivano le autoambulanze fiorentine; possibilissimo quindi che mi sia capitato di sentirlo per radio, il taxi 842 di Genova, addirittura mentre era...appena nato. Misteri delle onde radio, che sono onde che viaggiano per il cosmo. E il cosmo è libero. È vuoto. È senza confini.

Il fatto che Fabrizio abbia chiesto in giro del vetusto taxi (bello giallo, com'erano una volta anche a Firenze) e che nessuno gli abbia saputo dire niente, mi ha suggerito ipotesi interessanti quanto inquietanti. Un taxi, perdiana, è un'auto pubblica (o vettura di piazza, denominazione ufficiale ripresa pari pari dalle antiche carrozze a cavalli) che reca passeggeri da un punto A a un punto B; e se ci fosse lo zampino della Guida Galattica per Autostoppisti, e almeno per una volta la risposta, invece di essere 42, fosse GE 796415? Il taxi che porta da Genova al Termine dell'Universo (dove peraltro esiste, come tutti sanno, un ottimo ristorante)! E con questo si spiegherebbe agevolmente l'apparente abbandono: certamente un taxi del genere (e si noti la stupefacente perizia con cui i cosmonauti hanno camuffato l'astronave), addetto al servizio intersiderale, non può partire nelle normali ore diurne, durante le quali se ne resta tranquillamente parcheggiato in via Briscata a Sestri Ponente; e direi anche che la diffidenza degli abitanti della zona non sia da ascrivere al loro essere liguri, bensì al fatto che un paio di curiosi sono stati scomposti all'istante in molecole, spediti sul pianeta Treggiàz (situato nella remotissima costellazione di Monte Zèmolo) e colà ricomposti in forma di Fiat Stilo o di Duna (da cui il notissimo romanzo Dune). Un destino tremendo!

Insomma, questa cosa qui deve partire esclusivamente tipo verso le 3,48 del mattino; gli abitanti di via Briscata hanno sì notato un misterioso andirivieni di ometti verdognoli (di cui parecchi assomigliavano curiosamente al ministro Brunetta), ma tengono le bocche cucite. Intanto il nostro Fabrizio cosa fa? Zàc, lo fotografa. Autentico scoop!