sabato 12 febbraio 2011

Monsieur Hugues Fantoches, comptable



Prima di tutto, una notizia di non poco conto: il nostro INSCO, che ogni tanto si fa vivo, non si reca soltanto in Transcaucasia. Sia pure per lavoro, un paio di volte l'anno lo si vede anche a Pavigi, dove ha l'obbligo imperativo (pena numerose legnate da parte del sottoscritto) di invadere un po' il territorio del Colonnello Kurtz, e di recar seco qualche tveggia pavigina da inserire nel TB. Il tutto, va da sé, accompagnato da qualche bottiglia di Chateauneuf-du-Pape (che io chiamo affettuosamente Casternòvo d'i' Papa) e qualche scatola di fuagrà scelta tra le più orrendamente costose. E INSCO, da vero amico qual è, ubbidisce.

Treggisticamente parlando, stavolta INSCO ha operato un autentico scoop: come potete vedere dalle foto, in una rue della metropoli gallica ha scovato nientepopodimeno che la macchina di Monsieur Hugues Fantoches, con targa pavigina autentica e passabilmente vecchia (la cosa apparirà maggiormente chiara a chi conosce il vecchio sistema di immatricolazione francese, infaustamente mandato in pensione nell'aprile del 2009 per essere sostituito da una copia conforme di quello italiano attuale).

Monsieur Hugues Fantoches, expert comptable, è naturalmente il corrispondente francese del rag. Fantozzi Ugo; e, direi, fa abbastanza impressione constatare che qualche parigino, molti anni fa, si era premurato di acquistare una Bianchina, proprio lei. Scelta non del tutto immotivata, dato l'infernale traffico pavigino (chi non lo abbia mai provato si troverà, nell'eventualità, a rimpiangere persino i Viali all'ora di punta, e ripenserà con nostalgia alla placida Ovonda). E così la fantasia può andare a briglia sciolta, immaginando madame Joséphine (la Pina francese) e Marie-Ange Fantoches (la figlia, cui si potrebbe applicare convenientemente la faccia di Sarkozy).