lunedì 2 aprile 2012

Le tregge di Amici Miei (4): La crocifissione del Melandri


Una delle scene immortali non soltanto dell'Atto II, ma dell'intera saga di Amici Miei, è senz'altro la crocifissione del Melandri. L'architetto interpretato da Gastone Moschin, preso da crisi mistica per amore della bella, prosperosa e superbigotta Noemi (interpretata da una giovane Domiziana Giordano), stavolta fa nientepopodimeno che il Gesù Cristo in una rievocazione pasquale che, senz'altro, fa il verso a quella, famosissima, che si svolge il venerdì santo a Grassina. Al termine della scena, quando scoppia la furibonda procella e il martoriato Melandri viene lasciato in croce (cadendovi con una musata clamorosa) con la Noemi/Maddalena, gli altri scappano precipitosamente; ed è qui che la scena ci interessa anche dal punto di vista squisitamente treggistico. Gli altri amici suoi, infatti, se la telano a bordo di una Fiat 1100 di cui si legge perfettamente la targa. Il fermo immagine, stavolta, è stato effettuato direttamente da Mark B.: anche nel Treggia's Blog si sta formando una combriccola di amici nostri, oserei dire!


Come si può vedere, la 1100 utilizzata da Tognazzi, Noiret, Montagnani e Adolfo Celi per il fugone è targata FI 251717 (il che ne fa una protagonista anche della nostra "saga del 17", qui ce ne sono addirittura due!) ed è del 1964; nella scena deve far figura di vettura seminuova, dato che si svolge necessariamente prima dell'alluvione del 4 novembre 1966. E non è tutto: nella scena si vedono chiaramente anche due Fiat 850, una beige di lato in primo piano e l'altra, grigia, oltre la 1100. Di quest'ultima si intravede la targa, che ad un ingradimento del fermo immagine potrebbe essere AQ 51184 (sarebbe, in questo caso, del 1968 e rappresenterebbe quindi un anacronismo cinematografico). Ma non si vede sufficientemente bene, e quindi non si può essere del tutto certi di avere scovato un blooper.