RIBOLLITA DI TRESPE ALLA SANFREDIANINA
Ingredienti per 4 persone:
2 trespe (vecchie Vespe) ben conservate
4 caschi abbastanza scalcagnati
Portapacchi assortiti
1 cassetta per bottiglie
2 vecchie strade di Sanfrediano
1 bicitreggia per la guarnizione.
Ingredienti per 4 persone:
2 trespe (vecchie Vespe) ben conservate
4 caschi abbastanza scalcagnati
Portapacchi assortiti
1 cassetta per bottiglie
2 vecchie strade di Sanfrediano
1 bicitreggia per la guarnizione.
Andare in giro per l'atavico quartiere di Sanfrediano muniti di macchina fotografica e spirito treggistico, decisi a reperire qualche bell'esemplare di trespa la quale, in quel quartiere dove ancora il vecchio artigianato fiorentino non è del tutto scomparso, è un mezzo di locomozione privilegiato per portare mercanzie varie (dati i vicoli assai, assai stretti).
Una volta reperite le trespe, assicurarsi che non siano state ritargate e, soprattutto, che non siano repliche attuali finto-modaiole: la vera trespa si riconosce non soltanto dalla targa e dalle ammaccature/scrostature del tempo, ma anche da particolari oggigiorno impensabili, come i portapacchi a base di cassette di plastica per le bottiglie, oppure da strani marchingegni a molla tenuti da abbondanti gugliatone di scotch da pacchi.
Un altro ingrediente, facoltativo ma altamente indicativo dell'autenticità della vecchia trespa, è il parabrezzaccio smontabile in plastica trasparente; se ne nota qui un bell'esemplare nella trespa blé.
Le vecchie trespe devono essere quindi mescolate ben bene (magari in un post del TB) e servite ben calde facendole scorrazzare per i vicoli bui del quartiere, per magazzini umidi dove ancora esistono tracce di fango dell'alluvione del '66, e per fondi sotterranei ripieni d'ogni sorta di materiale. La vera Trespa alla Sanfredianina reca assai spesso un adesivo della Fiorentina.
Come guarnizione, una vecchia bicicletta parcheggiata letteralmente addosso alla trespa le darà un tocco irripetibile, un flavour di squisitissimo 'ioboia, un eco delle ciane del quartiere e anche di staffetta partigiana nei giorni della liberazione dell'agosto '44.
Più che essere accompagnata da un qualche vino, la Trespa alla sanfredianina accompagna il vino: un carico di fiaschi del vinaio all'angolo di via Maffia è il necessario complemento.
Una volta reperite le trespe, assicurarsi che non siano state ritargate e, soprattutto, che non siano repliche attuali finto-modaiole: la vera trespa si riconosce non soltanto dalla targa e dalle ammaccature/scrostature del tempo, ma anche da particolari oggigiorno impensabili, come i portapacchi a base di cassette di plastica per le bottiglie, oppure da strani marchingegni a molla tenuti da abbondanti gugliatone di scotch da pacchi.
Un altro ingrediente, facoltativo ma altamente indicativo dell'autenticità della vecchia trespa, è il parabrezzaccio smontabile in plastica trasparente; se ne nota qui un bell'esemplare nella trespa blé.
Le vecchie trespe devono essere quindi mescolate ben bene (magari in un post del TB) e servite ben calde facendole scorrazzare per i vicoli bui del quartiere, per magazzini umidi dove ancora esistono tracce di fango dell'alluvione del '66, e per fondi sotterranei ripieni d'ogni sorta di materiale. La vera Trespa alla Sanfredianina reca assai spesso un adesivo della Fiorentina.
Come guarnizione, una vecchia bicicletta parcheggiata letteralmente addosso alla trespa le darà un tocco irripetibile, un flavour di squisitissimo 'ioboia, un eco delle ciane del quartiere e anche di staffetta partigiana nei giorni della liberazione dell'agosto '44.
Più che essere accompagnata da un qualche vino, la Trespa alla sanfredianina accompagna il vino: un carico di fiaschi del vinaio all'angolo di via Maffia è il necessario complemento.