Come sapranno bene i miei 34 lettori (ne ho pur sempre più di Alessandro Manzoni e dei suoi Treggia's Sposi), le Lance storiche recavano quasi invariabilmente nomi di strade consolari romane: Appia, Aurelia, Flaminia...; dico "quasi", perché la Lancia Ardea, lanciata nel 1939, si chiamava in realtà cosí da un'antichissima città laziale, situata più o meno dove ora sorge il disastro di Pomezia. Fu la prima vettura di piccola cilindrata (903 cc) prodotta dalla Lancia, e la si potrebbe un po' definire come la bisnonna della Ypsilon.
Mark B., che con questa sua non indifferente trouvaille nei dintorni di Firenze ritorna in pompa magna sul TB, ce ne propone un esemplare nella pienissima filosofia del Treggista: niente autoraduni o roba del genere, ma un normalissimo parcheggio in una strada anonima, davanti a un banalissimo condominio. L'ardente Ardea (ardente nonostante il blu scuro) che ci propone presenta però un paio di caratteristiche che vanno messe in risalto.
Innanzitutto, siamo di fronte con tutta probabilità ad un'immatricolazione non originale, nonostante la sua notevolissima antichità. La targa è infatti del 1955, quando la produzione dell'Ardea cessò invece due anni prima, nel 1953. Certo, erano tempi in cui acquistare un'automobile (e una Lancia, per giunta, seppure "piccola") era cosa per pochi; si potrebbe quindi trattare di una giacenza. La targa viterbese, inoltre, "puzza" un po' di riproduzione o rifacimento; nonostante il luogo dove Mark B. la ha reperita, questa vettura deve comunque frequentare raduni e compagnia bella (si notino le sue condizioni assolutamente perfette).
Mark B., che con questa sua non indifferente trouvaille nei dintorni di Firenze ritorna in pompa magna sul TB, ce ne propone un esemplare nella pienissima filosofia del Treggista: niente autoraduni o roba del genere, ma un normalissimo parcheggio in una strada anonima, davanti a un banalissimo condominio. L'ardente Ardea (ardente nonostante il blu scuro) che ci propone presenta però un paio di caratteristiche che vanno messe in risalto.
Innanzitutto, siamo di fronte con tutta probabilità ad un'immatricolazione non originale, nonostante la sua notevolissima antichità. La targa è infatti del 1955, quando la produzione dell'Ardea cessò invece due anni prima, nel 1953. Certo, erano tempi in cui acquistare un'automobile (e una Lancia, per giunta, seppure "piccola") era cosa per pochi; si potrebbe quindi trattare di una giacenza. La targa viterbese, inoltre, "puzza" un po' di riproduzione o rifacimento; nonostante il luogo dove Mark B. la ha reperita, questa vettura deve comunque frequentare raduni e compagnia bella (si notino le sue condizioni assolutamente perfette).