Detto, fatto. Lo avevo già detto che il TB avrebbe riservato il giusto spazio alle "tregge manuali", vale a dire alle care, vecchie, invincibili carriole; ed eccone qui un'altra, proveniente da un luogo sul quale avremo a ritornare presto. La "carriola di Nicola" non è tale perché appartiene ad un tizio che si chiama così; a chiamarsi in questo modo è invece il paese in persona. Un paese di nome Nicola, in attesa di trovarne uno che si chiama Piero o Fabio; si trova vicino a Carrara, ma è già in provincia della Spezia. Tutta quella bizzarra e stupenda plaga che va sotto il nome di Lunigiana, dall'antica Lunae. La carriola di Nicola era appoggiata (nella tipica "posizione di riposo da carriola") alla staccionata delle scale che scendono al cimitero del paese; sarebbe quindi facile immaginare che il suo compito sia quello di recar terra per una certa e ineluttabile incombenza.