domenica 10 febbraio 2013

La Comasca alle Cure




Piazza delle Cure, a Firenze, significa due cose: mercatino e casino. E' una strozzatura sulla quale convergono direttrici importanti del traffico, e dalla quale si esce soltanto mediante un cavalcaferrovia risalente agli anni '30, il quale ha la caratteristica quasi unica di essere fatto a "U". Come se non bastasse, la piazza è occupata per metà da uno storico mercatino rionale al quale ogni automobilista fiorentino, specialmente a certe ore, rivolge più volte al giorno le maledizioni più sanguinose. Ci son delle mattine dove il viavai dei pedoni sulle strisce e il traffico veicolare già pesante riescono a creare in via Faentina una coda che arriva quasi...a Faenza. Insomma, uno degli inferni del traffico fiorentino; e data la quantità di simpatiche sostanzine presenti nell'aria della piazza, immagino quanto salubri debbano essere le verdurine in vendita al mercato; da far concorrenza ai cavoletti di Chernobyl, mi sa. 

Detto questo, però, ogni tanto Piazza delle Cure si fa un po' perdonare proponendo qualche bella treggia. Il luogo è favorevole: parcheggi selvaggi, divieti di sosta severissimi quanto irrisi, vigili urbani rassegnati. Ecco quindi, in un momento di relativa calma, questo Maggiolino bizzarramente comasco del 1980; non contentandosi della sua comaschità, ammannisce anche una targa non indifferente, con quel 63 62 65 che fa tanto numero telefonico di una Pubblica Assistenza.