mercoledì 6 febbraio 2013

L'angolo dei camion



Ogni tanto un po' di spazio anche ai camion, care vecchie treggione da lavoro che non mancano di farsi vedere ancora in giro per la città. Travolti dagli sbuffi nerastri di mefitici gas di scarico che emettono, contribuendo così al sano inquinamento atmosferico (mi capirete, dopo aver vissuto alcuni anni nelle linde, salubri e agghiaccianti cittadine svizzere sono diventato un fan delle nostre città puzzolenti e incasinate...), ci s'intenerisce nel pensare a quante mostrocentinaia di teramigliaia di chilometri abbiano fatto per portare ogni sorta di cianfrusaglie; dev'essere sicuramente il caso di questo camion pisese che, peraltro, si dev'essere ripetutamente appoggiato con la targa su una collezione di pali e di muri, vista la rincalcatura quasi artistica che presenta. La targa è comunque del 1983, e son quindi trent'anni secchi che il camion è in servizio per i non meglio precisati F.lli Zucchelli (viene quasi a mente il famoso detto: parenti, serpenti; fratelli, zucchelli; cugini, assassini...)


Da Pisa passiamo a Pistoia, con questo Fiat Iveco Daily del 1985. Siamo qui quasi alla fine delle targhe aranciobianconere pistoiesi; e a Pistoia, va detto, e gliè gente parecchio strana. Ad esempio, ci hanno bisogno di un camion intero per trasportare un carrello da supermercato, perché quello che si vede nel cassone, ebbene sì, è proprio un autentico caddie. Sono stato quasi tentato di aprire una nuova categoria sui carrelli da supermercato, dato che ho dei sospetti quasi soprannaturali su di essi: a volte se ne vedono alcuni da soli in mezzo a una strada, o su un marciapiede, o in un giardino; famoso quello fotografato sull'Arno completamente ghiacciato nel gennaio del 1985, quello dei ventitré gradi sotto zero. Che sappiano muoversi da soli? E chi lo sa; questo, comunque, no di sicuro dato che ci ha bisogno del camion, appunto. Pistoiese, va da sé.