Non che la presente sia, almeno finora, un'estate entusiasmante dal punto di vista atmosferico (entusiasmante, per me, lo fu quella del 2003 coi suoi quaranta gradi fissi...); però, da queste foto, si vede comunque che sono di qualche mese fa. Anche nelle immagini fotografiche, si riconosce sempre l'inverno dall'estate; è il color dell'aria che lo dice. Becchiamoci quindi questo Maggiolone viterbese (chiaramente "cabrio", e che ora s'immagina scapottato) nelle sue livree da brutta stagione ma comunque ravvivato dal suo bel color rosso, che non è così frequente nella Maggiolineria o Maggioloneria. Dal punto di vista immatricolatorio, siamo agli inizi del 1975, proprio nei primi giorni di gennaio di quell'anno.
Quando ho preso queste foto (durante i miei oramai ex giri di "servizi sociali", che tanto hanno dato al TB...) non immaginavo certo che avrebbero avuto un certo qual valore profetico dal punto di vista politico. Fino a un mese e mezzo fa, infatti, il rosso a Viterbo lo si poteva vedere giustappunto soltanto...sui Maggioloni ed altre autovetture. La città di Viterbo è sempre stata una cosiddetta roccaforte di destra, e si vede che ai viterbesi stava bene a quella maniera. Alle ultime elezioni municipali, invece, la storica svolta: Viterbo è passata alla sinistra. Consumata quindi la trasformazione dell'antica città papale in caposaldo della rivoluzione proletaria, non possiamo far altro che attribuire a questa treggia viterbese colta in una piovosa giornata invernale il preannuncio della rossa primavera che sarebbe arrivata di lì a poco.
Scherzo, naturalmente, eh.