martedì 2 giugno 2009

Voilà la Dedeuche!



A poche autovetture è capitato di essere simboli, loro malgrado. Nata poco prima della II guerra mondiale come auto ipereconomica da contadini, in una Francia profonda e rurale, la Citroën 2CV primitiva era veramente Sparta su quattro ruote. La storia della Dedeuche, poi, si confonde con una miriade di avvenimenti, sessantotti, rivoluzioni, hippies; da qui la sua fama di "auto di sinistra", a volte persino fatta segno di mazzate e incendi perché "macchina del compagno" per eccellenza. Sarà. Boh, che dire; io ne ho avuta una, seppure per pochi mesi, da ragazzo. Un bel giorno stavo andando per gli affari miei, quando tirando il cambio "alla francese" (quello presente anche sulla R4, con la leva a rientrare sul cruscotto) per mettere la seconda, la suddetta leva si è staccata e mi è rimasta in mano. Così. La macchina continuava a andare (e chi la fermava...) e io che non sapevo più che accidenti fare. Con una marcia indefinita mi riuscì portarla fino allo sfasciacarrozze; e ora me ne pento. Avessi avuto i soldi per rifare il cambio...ma è meglio non pensarci. O meglio: ci penso spesso, perché è indubbio che, dopo i Cinquini, le 2CV sono le vecchie tregge che si vedono ancora più spesso in giro. A volerne una, ci son da spendere dei bei soldoni, specialmente la "Charleston" granata e nera. Questa qui, invece, è grigia; ma, per fortuna, l'ho beccata in una bella giornata di sole.